Molti ne avranno sentito parlare, altri nemmeno lo conosceranno, eppure tutti, almeno una volta, lo avranno visto. Stiamo parlando di Savoca, un piccolo borgo del messinese famoso per aver fatto da cornice ad uno dei più grandi capolavori cinematografici di sempre: Il Padrino.

Se non lo avete mai fatto, concedetevi una visita in quest’incantevole paesino che, una volta arrivati, vi accoglie con uno dei più celebri fotogrammi della storia del cinema internazionale: il settecentesco Palazzo Trimarchi ospita, infatti ancora la famosissima insegna del Bar Vitelli, luogo in cui fu girata la scena durante la quale un giovane Michael Corleone chiedeva (con l’antica “parrata”) la mano dell’amata Apollonia Vitelli al padre.

Il Bar Vitelli di Savoca e gli atri luoghi de “Il Padrino”

Il Bar Vitelli, così chiamato proprio dal regista del film Francis Ford Coppola, è rimasto tale e quale a come lo ricordate ne Il Padrino, ed è continuamente assediato dai turisti che fanno a gara per sedersi al tavolo occupato allora da Al Pacino, durante la famosa scena della “parrata”. Adesso, oltre ad assaggiare le squisite granite di limone artigianali e lo Zibibbo, il tipico vino della zona (di cui fra l’altro andava pazzo anche Coppola), è possibile fare una foto ricordo proprio sotto l’insegna. Il tour per le vie di Savoca, attraverso le scene de “Il Padrino”, prosegue poi con la visita alla Chiesa di San Nicolò (impropriamente chiamata di Santa Lucia), che invece fa da sfondo alle nozze tra Michael e la giovane Vitelli.

Altre scene de “Il Padrino” furono poi girate in altri luoghi, come: Fiumefreddo di Sicilia, dove si trova “Il Castello degli Schiavi”, la villa dove andarono ad abitare Michael e Apollonia, riutilizzata poi anche per alcune scene della 2° e della 3° parte, ed altre ancora ad Acireale. A Forza d’Agrò vennero riprese le scene in cui il giovane Corleone e i suoi scagnozzi girano per le strade di Corleone, e infine a Motta Camastra (ME), la scena in cui Michael arriva a Corleone insieme ai suoi scagnozzi.

Le bellezze di Savoca

Le bellezze di Savoca non si limitano però alle scene de “Il Padrino”, infatti il suo centro storico ospita ancora i ruderi del Castello di Pantefur, appartenuto ai suoi fondatori, i resti della mura e l’antica porta della città. Una meta, quindi, entrata di diritto a far parte dei “Borghi più belli di Italia”, resa unica nel suo genere da una perfetta combinazione tra bellezze architettoniche e Storia del Cinema.