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01Fanpage http://goo.gl/PnEgmx Museo Salinas di Palermo

Una vera rarità! Arriva dal mondo egizio questo singolare vaso in faience (materiale vetroso) finemente decorato a bassorilievo, scoperto nell’antica città di Lilibeo (Marsala). È l’unico gemello noto, conservato al Museo di Tarquinia, che ci permette di integrare l’iscrizione geroglifica, di difficile lettura, presente su una colonna raffigurata sul corpo del vaso, che riporta il nome di Bekenrenef, faraone della XXIV dinastia, noto anche col nome greco di Bócchoris, residente a Sais (città del delta del Nilo), il quale regnò per circa sei anni nella penultima decade dell’VIII secolo a.C. La ricca decorazione, che si dispiega su due fasce sovrapposte, raffigura alcuni personaggi inseriti tra alti cespugli di papiri: una figura femminile con parrucca striata e corona piumata, forse da interpretare come la dea Neith, davanti a una tavola di offerte, sulla quale sono posti delle focacce e un vaso con fiamma accesa, il faraone dal caratteristico copricapo con la decorazione a forma di serpente e una figura maschile dal volto sfigurato che impugna lo scettro e un ankh (croce ansata), simbolo sacro che simboleggia la vita; nella fascia inferiore sono rappresentati prigionieri inginocchiati con le mani legate e scimmie che mangiano i frutti delle palme.

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