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Il Genio di Palermo diventa Eredità Immateriale della Sicilia

C’è una novità nel Reis, il Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana. Entra a farne parte anche il Genio di Palermo, “genius loci” della città. La decisione della Commissione Reis, costituita presso il Cricd, riunitasi oggi, mercoledì 15 dicembre.

  • Il Genio di Palermo, anima della città, entra nel Reis della Regione Siciliana.
  • Un importante riconoscimento, che valorizza la Sicilia e i suoi patrimoni.
  • Si trova in tante statue e rappresentazioni di diversi spazi di Palermo.

Genio di Palermo, Patrimonio Immateriale della Sicilia

Aumentano le Eredità Immateriali della Sicilia. Anche il Genio di Palermo, “genius loci” della città entra a fare parte del Reis, il Registro che le racchiude. Un simbolo storico, che rappresenta le virtù civiche e l’identità del popolo palermitano. Girando per il capoluogo, è possibile incontrarlo in tante statue e rappresentazioni.

Il Genio si trova in molti spazi emblematici di Palermo. Solo per citarne alcuni, ricordiamo: il Genio di piazza Rivoluzione; la statua che si trova ai piedi dello scalone d’onore di Palazzo delle Aquile; il cippo posto al Porto; la statua del Marabitti a Villa Giulia; la scultura in piazza del Garraffo nel cuore della Vucciria; il Genio all’ingresso della Cappella Palatina al Palazzo Reale e il Genio di Palazzo Isnello.

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Reis, il Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia

«Si tratta Importanti riconoscimenti che valorizzano la Sicilia – ha commentato Alberto Samonà, assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana -. Il Genio di Palermo illustra le virtù civiche e l’identità dei palermitani. Da oggi, il riconoscimento tra le eredità immateriali della Sicilia, potrà consentirci di valorizzarlo ulteriormente, poiché racchiude l’anima della Città di Palermo», ha aggiunto.

Il Genio di Palermo, che da oggi diventa un patrimonio immateriale della Sicilia, era già iscritto nella Banca dati del Lim,  i Luoghi dell’Identità della Memoria tenuta presso il Cricd. La Commissione ha approvato anche altre pratiche e attività che rilevano caratteri tradizionali meritevoli di riconoscimento e memoria da parte della Regione.

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Tra questi ci sono “Il Carnevale di Melilli” e anche alcune espressioni legate ai riti della tradizione cristiana. In particolare sono stati iscritti “I Lamenti della Settimana Santa di Montedoro” (CL), pregevole esempio di canto responsoriale legato alla Settimana Santa, con l’alternarsi delle parti in latino e in dialetto siciliano.

Redazione