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Uno dei giardini più affascinanti d’Italia.

  • Villa Giulia Palermo: verde giardino e luogo mistico.
  • La sua creazione risale al 1777 e, da allora, rappresenta un vero e proprio viaggio spirituale ed esoterico.
  • Ecco quali sono i suoi segreti, a cominciare proprio dalla sua pianta.

Non solo un giardino, ma qualcosa di più. Talmente affascinante che Johann Wolfgang Goethe lo definì “il più bell’angolo della terra“. Basta questa premessa per comprendere che la Villa Giulia di Palermo non è un luogo come gli altri. Questi spazi all’aperto racchiudono una profonda ricchezza concettuale. Creata nel 1777, nacque con l’intento di accompagnare un viaggio spirituale ed esoterico. Goethe conosceva le simbologie di matrice massonica che l’aristocrazia palermitana aveva fatto collocare in particolari punti. La planimetria, osservata dall’alto, è una grande rosa dei venti, che si espande come un fiore quando si schiude. Il visitatore viene sempre ricondotto dai punti periferici a un unico centro, l’orologio solare (dodecaedro) che scandisce il tempo. Alla storia della villa è legato un avvenimento affascinante: scopriamolo.

Villa Giulia a Palermo, “il più bell’angolo della terra”

L’area, utilizzata inizialmente come grande spianata in cui i pescatori della Kalsa facevano asciugare le reti, divenne tra il XVII e il XVIII secolo il luogo in cui vennero celebrate da parte del Tribunale dell’Inquisizione alcune esecuzioni pubbliche. A partire dal 1777, però, le sorti cambiarono repentinamente, poiché la villa prese la sua conformazione di luogo di vita.  L’ingresso monumentale prospiciente il Foro Italico è neoclassico, le colonne doriche testimoniano bene il gusto già romantico della fine del XVIII secolo. Quest’ingresso non viene utilizzato per l’accesso al giardino e rimane costantemente chiuso. A guardia ci sono due leoni, sulla difensiva, pronti a intervenire. Questi proteggono due urne, chiuse da un coperchio, e indicano che non è quello il momento della rivelazione. L’altro ingresso, situato sulla via Lincoln, è meno elaborato ed è quello usato regolarmente per accedere al giardino. Ed ecco cosa si trova all’interno.

L’ingresso nella Villa del Foro Italico

Passeggiare dentro la Villa Giulia è un’esperienza davvero unica. Si rimane stupiti per il verde, ma anche per tutte le sorprese che si trovano nei diversi angoli. All’interno del giardino sono presenti numerose sculture marmoree, delle quali la più significativa è quella del Genio di Palermo di Ignazio Marabitti realizzata nel 1778. Chi vi entra, è invitato ad aprirsi, intraprendendo un percorso che va ben oltre la semplice passeggiata. La pianta di questi 7 ettari è quadrata ed è a sua volta suddivisa in 4 quadrati, tagliati dalle loro diagonali. Il centro è circolare. La rivelazione avviene soltanto alla fine del percorso interiore del visitatore: ecco come.

Nell’angolo Nord della Villa Giulia c’è una base architettonica pentagonale, che allude alla stella fiammeggiante, simbolo della Massoneria universale. La stella è rivolta verso Monte Pellegrino, “casa” di Santa Rosalia (patrona della città). All’inizio del percorso vi sono sculture e busti di fanciulli, che indicano anche la scarsa esperienza e la giovinezza del visitatore. Vi è anche la figura di Apollo, che conduce verso la luce. Si passa attraverso il “giardino della memoria, che include alcuni monumenti funerari in onore di grandi personalità del passato, come Teocrito e Archimede. Lungo il viaggio interiore del visitatore, non manca un incontro con il Genio di Palermo, protettore della città, che ne garantisce la pace. Al centro della villa si trova l’orologio del Dodecaedro, che indica tutti i modi di leggere il tempo. Così si compie il percorso fisico e spirituale dentro la Villa Giulia di Palermo, che fa crescere e scoprire, che rivela il tempo e la città. Photo by Mauro Reem-Itchy from Pexels.

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