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"Io e George Michael siamo stati insieme finché non l'ho trovato morto nel letto. L'unica cosa che George voleva era morire. Ha provato diverse volte a uccidersi e alla fine ci è riuscito. Ci amavamo molto e siamo stati insieme quasi 24 ore al giorno". A parlare così su Twitter è Fadi Fawaz, fidanzato di George Michael, morto tragicamente il giorno di Natale.

Il compagno della popstar fa dunque riferimento all'ipotesi del suicidio perché l'unica cosa che desiderava, in pratica, era morire. Pochi minuti dopo la loro pubblicazione, i tweet di Fawaz sono stati cancellati, così come il suo account Twitter, ma il breve passaggio in rete non è passato inosservato ai fan e alla stampa inglese, che ha divulgato immediatamente la notizia.

Intanto, i risultati dell'autopsia non hanno dato un riscontro definitivo. Gli esami parlano di "morte inspiegabile, ma non sospetta", ridimensionando dunque i sospetti di overdose che erano stati ipotizzati dalla stampa britannica qualche giorno prima e peraltro smentiti con forza dai familiari. Alla luce delle nuove rivelazioni di Fawaz, arrivate come uno sfogo una settimana dopo la morte del cantante, saranno inevitabilmente necessarie nuove indagini per comprendere se davvero i sospetti del compagno sono fondati.