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facebook1-300x224E’ stata ieri mattina depositata la denuncia –querela da me sottoscritta, presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Catanzaro, con la quale ho chiesto all’Autorita’ giudiziaria di individuare e perseguire a norme di legge gli ideatori e amministratori del gruppo di facebook “Catanzaro verra’ sommersa dal mare“”. L’Agi riporta che tale dichiarazione è stata affermata da Corrado Didonna Presidente del circolo “Il Rinnovamento”. “Ringrazio pubblicamente – aggiunge – i tanti attestati di sostegno provenienti da associzioni, circoli e singoli cittadini dell’intera regione che hanno risposto in modo sincero ed appassionato all’appello lanciato in settimana di aderire all’iniziativa legale promossa unitamente all’avv. Sabrina Rondinelli , noto ed apprezzato penalista catanzarese. Merito va proprio all’avv. Rondinelli che con dovizia di particolari e raccogliendo immagini e commenti presenti sul gruppo oggetto della denuncia , ha fatto si’ che la querela fosse composta di tanti elementi di prova utili ad indirizzare le indagini per il tramite del nucleo di Polizia delle comunicazioni ,affinche’ si possano individuare gli ideatori ed amministratori di questa comunita’ virtuale creata appositamente su facebook per offendere la citta’ di Catanzaro e gli abitanti della regione Calabria. Nell’atto di querela – spiega Didonna – si precisa chiaramente che qualora vengano individuati i responsabili verra’ richiesto loro un risarcimento per i danni morali e d’immagine di un milione di euro che il sottoscritto unitamente all’avv. Rondinelli, provvederanno a devolvere alle famiglie ed alle aziende colpite dagli ultimi eventi calamitosi del 19 novembre scorso e per ultimo del primo dicembre, per come ci verra’ comunicato dalle autorita’ di competenti: con questo gesto vogliamo lanciare due forti segnali; in primis internet ed i social network non devono divenire terreno per cyberbulli o peggio cassa d’amplificazione della criminalita’ organizzata e non ed in secondo luogo ma non di minore importante, desideriamo ribadire che a nessuno e’ concesso offendere il decoro e l’immagine della nostra citta’ ed piu’ in generale della nostra regione, gia’ martoriata da tanti di problemi economici e sociali che gravano pesantemente sui calabresi“.

Ilaria Calabrò