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Ha guidato per lungo tempo la sua Ferrari con i documenti di uno dei suoi dipendenti di nazionalità tunisina per evitare le multe e superare senza preoccupazioni i limiti di velocità in tutta Italia. Protagonista della vicenda un imprenditore di Ragusa, che aveva in uso il bolide ed ha continuato a fornire alla polizia le generalità del dipendente, ignaro di tutto. L'extracomunitario si è ritrovato, suo malgrado, alla guida della potente vettura in diverse autostrade italiane, tra Parma, Reggio Emilia e Frosinone.

Le indagini sono scattate in occasione del ritiro della patente, discoposto dalla prefettura di Parma, per aver superato un limite di velocità di oltre 40 km orari, così come accertato dalla Polizia Stradale di Reggio Emilia. Una volta interrogato dalla polizia stradale di Vittoria, l'extracomunitario è letteralmente caduto dalle nuvole: per gli agenti è stato facile, a questo punto, scoprire la verità.

La polstrada ha denunciato l'imprenditore, titolare di un autosalone nel nisseno, poiché consapevole di aver inviato documenti falsi sul conducente della Ferrari F430. L'uomo è accusato di falso e truffa nei confronti dello Stato: dalle indagini è emerso anche che l'auto era stata dichiarata dal titolare dell'autosalone tra i mezzi a suo carico, ma non circolanti. Una dichiarazione facilmente confutabile, viste le diverse multe per eccesso di velocità "collezionate" dal reale guidatore.