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PALERMO – Aveva preso di mira alcuni clienti molto facoltosi, sperando che non si accorgessero dei prelievi che effettuava dai loro conti, ma il suo piano non è andato a buon fine. Al centro dell'episodio, una dipendente di una delle agenzie palermitane di Unicredit: i clienti, una dozzina in totale, sono già stati rimborsati dall'Istituto di credito. Si parla di circa tre milioni di euro spariti: secondo i primi accertamenti, i soldi sarebbero passati dai conti aperti nella sede di via Ruggero Settimo ad un conto aperto in un'altra banca, intestato ad una persona vicina alla consulente. 

A smascherarla, gli ispettori della stessa banca, che si sono avvalsi di sofisticati sistemi di vigilanza per tracciare versamenti e prelievi, ma anche compravendita di titoli. I clienti in questione sono persone ricche, anziane e distratte. Gli ammanchi sarebbero stati diluiti nel tempo, in modo che apparissero 'normali' qualora il cliente avesse prestato attenzione. La dipendente è finita sotto inchiesta: sono intervenuti i finanzieri su delega dei pubblici ministeri del gruppo criminalità economica, per un'indagine che non si presenta né veloce né facile.