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Rosa. Il canto delle sirene“, è il nuovo film su Rosa Balistreri scritto e diretto da Isabella Ragonese. L’attrice palermitana, dopo aver vestito i panni della fotografa Letizia Battaglia, dà vita a un altro grande mito femminile siciliano.

Isabella Ragonese, il film su Rosa Balistreri

La proiezione in anteprima di “Rosa. Il canto delle sirene” è in programma mercoledì 15 febbraio alle ore 21, al cinema Rouge et Noir di Palermo (in piazza Verdi). Per la prima volta, Isabella Ragonese è regista, per il documentario prodotto da Sky Arte, che attraversa il vissuto di donne siciliane che, in qualche modo, sono figlie di Rosa Balistreri e delle sue lotte.

Dalle pagine di Repubblica, l’attrice palermitana racconta questa esperienza, spiegando come Balistreri fosse “uno di quei personaggi che non sai quando li hai incontrati: ci sono filastrocche, come Chiovi chiovi chiovi che conosci da sempre, canzoni che per chi vive a Palermo fanno parte del repertorio della città. (…) Ho sempre pensato che la sua fosse una storia alla Johnny Cash in chiave siciliana, molto rocambolesca, mi ha sempre affascinata come personaggio”.

Quindi aggiunge: “L’intento di questo omaggio è fare andare la gente a cercare la storia di Rosa Balistreri, le sue canzoni“. La cantante folk ha scritto pagine fondamentali della musica siciliana. La sua è, anzitutto, una storia personale forte, fatta di lotte significative ed espresse attraverso la musica.

Rosa e Letizia Battaglia, donne forti e siciliane

“Sicuramente era una donna che aveva solo la sua voce, era armata solo di un talento: una donna così piccola si è fatta strada da sola attraverso una serie di disgrazie con una forza incredibile, senza mai piangersi addosso. (…)La sua voce sembra venire dal centro della terra, così potente, bassa, graffiata”, racconta Isabella Ragonese.

L’attrice, nel 2022, ha portato sul piccolo schermo la storia di Letizia Battaglia: un’altra donna forte, proprio come Rosa Balistreri: “Le trovo simili come percorso ma molto diverse per tanti motivi: l’ambiente da dove vengono, il modo di reagire alla vita, penso che siano due facce della Sicilia molto diverse ma accomunate dall’impegno“.

“Essere attivo politicamente, occuparsi della polis, prendere posizione diventa una necessità in Sicilia, una terra di ingiustizia stimola il senso di giustizia. Sono due donne che hanno fatto delle proprie fragilità una forza ma avevano due mondi completamente diversi. Di certo restano due punti fermi, due esempi di donne, di persone che sono un patrimonio della nostra cultura“.

La Sicilia si conferma una terra di personaggi interessanti, storie perfette per la trasposizione televisiva e cinematografica: “Qui abbiamo questa fortuna perché spesso si guarda alla Sicilia per capire cosa avverrà nel resto d’Italia, è sempre stato un luogo dove le cose accadono prima, si sente nell’aria che è un luogo da cui guardare il mondo: è una fortuna perché la Sicilia è un luogo in cui osservi molto e vedi cose che ti cambiano modo di pensare e ti chiedono di prendere posizione”, spiega ancora Isabella Ragonese.

Foto Isabella Ragonese: NicogeninCC BY-SA 2.0.

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