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Un cuore colorato e poche, ma significative, parole, scritte tutte a stampatello, con l’inconfondibile grafia dei più piccoli. Fiammetta Borsellino, secondogenita di Manfredi e nipote di Paolo Borsellino, ha dedicato un messaggio al nonno, in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio.

Caro nonno, mi dispiace per il 29 luglio 1992. Certo, se tu fossi vivo, avresti capito quanto ti coccolerei. Ti voglio bene, la tua nipotina”: queste le parole della bimba, che non ha mai conosciuto il nonno, ucciso dalla mafia insieme a cinque agenti della sua scorta (Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli).

Il messaggio è stato letto da Don Cosimo Scordato al termine della messa celebrata stamani nella chiesa di San Francesco Saverio, all’Albergheria: “Quando assisteva alla messa – ha detto Don Cosimo – era quasi una presenza invisibile, si metteva in ginocchio in segno di dedizione nei confronti del Signore. Il dono del Signore passa attraverso la testimonianza dei nostri martiri della giustizia, beati i perseguitati per causa della giustizia. Oggi chiediamo che venga soddisfatto il desiderio di verità, che tutti noi condividiamo”.