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La Pesca di Bivona è dolce e profumata. Si tratta di uno straordinario prodotto siciliano, in grado di conservare tutte le sue caratteristiche anche nei frutti tardivi, cioè quelli che si raccolgono nel periodo autunnale. Grazie ad essa, Bivona ha conquistato l’appellativo di “Città delle Pesche“. Si tratta di un territorio particolarmente adatto alla coltivazione, il cui sviluppo è iniziato dagli anni Cinquanta. Allora, infatti, sono stati impiantati i primi pescheti, nella zona di San Matteo. I pescheti passarono da un centinaio a più di 1100. In quegli anni la coltivazione della pesca è diventata una forma di investimento per la comunità, che si è avvalsa delle favorevoli condizioni climatiche e territoriali.

Come si coltiva la Pesca Bivona

La coltivazione della Pesca di Bivona deve avvenire per un massimo di 1250 piante per ettaro di terreno. È ammessa anche in vaso, in vado ritardato o nel fuseto. La concimazione può essere solo organica e sono consentiti trattamenti fitosanitari solo nei periodi in cui è buona prassi agricoli farli. I frutti vanno necessariamente raccolti a meno per non rovinarli, possono essere conservati in frigo per un massimo per massimo 20 giorni e poi devono essere commercializzati. La prima varietà ad essere selezionata fu la Agostina, alla quale si aggiunsero altre cultivar: Murtiddara, Bianca e Settembrina. Le prime due sono a maturazione intermedia, l’ultima a maturazione tardivo. A Bivona, dunque, dalla fine della primavera fino all’autunno i pescheti donano frutti deliziosi.

Il modo migliore per consumare la Pesca di Bivona è, naturalmente, da sola. La condizione perfetta è a temperatura ambiente, quando raggiunge la giusta consistenza e un ottimale livello di succosità e dolcezza. Da evitare l’esposizione a fonti dirette di calore e luce, perché potrebbero accelerarne la maturazione. Oltre ad essere un eccellente frutto da tavola, rende benissimo nelle macedonie o condita con limone e vino. Si accompagna molto bene al gelato e si usa per realizzare marmellate, gelati e granite.

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