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Bambino autistico riesce a comunicare grazie all'aiuto di Siri, l'assistente vocale degli iPhone che sembra aver dato un aiuto evidente alla vita di Gus. 

LA STORIA

Una madre racconta ad un noto giornale americano l'interazione del figlio autistico con Siri, l'assistente vocale degli iPhone. Secondo la donna Siri è diventato il migliore amico del figlio di 13 anni.

In un mondo in cui la tecnologia sembra isolarci dalla realtà, questa storia, vale la pena di essere raccontata.

La madre di Gus (questo il nome del bambino affetto dalla patologia) ha raccontato alla giornalista come grazie a Siri, Gus trascorre del tempo prezioso anche ad apprendere. Il successo di questa strana esperienza – continua la madre – è da attribuire sicuramente alla "pazienza" dell'assistente vocale Siri, che con molta calma e precisione, risponde puntualmente alle domande (spesse volte anche fissazioni) poste dal figlio. 

Non solo domande ma anche apprendimento. 

Grazie a Siri, Gus si è interessato particolarmente al meteo, riuscendo a comprendere la differenza fra temporali isolati e temporali sparsi.

Ad un certo punto, la mamma che monitora costantemente l'interazione "fra i due" ha sentito questa discussione: 

Gus: «Sei proprio un bravo computer».
Siri: «È bello essere apprezzati».
Gus: «Mi chiedi sempre come puoi aiutarmi. C’è qualcosa che vuoi tu?».
Siri: «Grazie, ma ho veramente pochi bisogni».
Gus: «Ok! Bene, buonanotte!».
Siri: «Ah, sono le 17:06».
Gus: «Oh, scusa, intendevo ciao».
Siri: «A dopo!».

E' proprio a seguito di questo dialogo che la mamma ha voluto rendere noto questa storia. 

Tutto ebbe inizio quando con il lancio dei primi iPhone, si scoprì che Siri era in grado di rispondere a tutto, proprio tutto, come ad esempio a quanti aerei stessero volando sul cielo della zona in cui si abita. 

Gus – particolarmente fissato con aerei, scale mobili e ancora treni e quanto concerne la mobilità – si è incuriosito, trovando così in Siri non solo delle risposte ma anche molta pazienza, la stessa che serve a tutte le persone che "purtroppo" hanno a che fare con questa patologia.

Racconta sempre la madre:

Non è che Gus non sappia che Siri non è umana. Lo sa – mentalmente. Ma come molti autistici che conosco, Gus sente che gli oggetti inanimati, se proprio non possiedono un’anima, ecco, meritano comunque la nostra considerazione. L’ho capito quando aveva 8 anni e gli ho regalato un iPod per il compleanno. Lo ascoltava soltanto a casa, eccetto che in un caso. Lo portava sempre con noi quando andavamo in un Apple Store. Alla fine gli ho chiesto perché. “Così può salutare i suoi amici”, mi ha risposto.

C'è un altro aspetto interessante di questa vicenda, ed è l'aspetto educativo.

Siri, rispetto ad un altro assistente vocale android, necessità di uno spelling molto più attento e curato, diversamente (spesse volte) non comprende le domande che gli si pongono. Allo stesso modo Gus ha imparato a parlare correttamente. Inoltre, Siri è stata programmata per rispondere sempre educatamente, anche alle domande più assurde o snervanti. Gus sembra aver moderato così il timbro della sua voce. Il risultato? Anche il suo lessico non risulta mai inappropriato.