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Va avanti l'iter della Goletta dei Laghi, la campagna nazionale di Legambiente dedicata ai bacini lacustri italiani. È dal 2012 che l'associazione ambientalista riscontra diverse problematiche in Sicilia: cattiva gestione dei laghi, scarsa protezione dalla pressione antropica, presenza costanze di alghe rosse. Laghi siciliani inquinati, è questa la triste verità.

Prima di tutto Legambiente chiede alla squadra del governatore Rosario Crocetta di individuare con modalità ecologicamente adeguate i deflussi a valle degli invasi artificiali e controllarne l’effettivo rilascio. Ancora, novità fresca fresca del 2015, la Goletta dei Laghi sta con i molluschicoltori messinesi, che si sono visti sospendere il permesso di svolgere la loro attività all’interno del lago Ganzirri, incluso sin dagli anni ’80 nella Riserva Naturale Orientata Laguna di Capo Peloro, insieme al lago di Faro.

Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente, non usa mezzi termini: 

Un anno fa ci trovavamo qui a consegnare la Bandiera Nera all’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente Maria Rita Sgarlata. Adesso siamo costretti a constatare che nulla è cambiato, escluso l’assessore che oggi è Maurizio Croce. La Sicilia vanta numerosi bacini lacustri con una gran varietà di usi, da quello potabile all’agricolo, dalla produzione energetica alla pesca ricreativa e sportiva. Un patrimonio naturalistico immenso, ma sottovalutato se non ignorato dalle istituzioni locali. Le nostre richieste rimangono le stesse del 2014, rese ancor più impellenti dal tempo che continua a passare senza che azioni concrete vengano poste in essere.