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MARE: SALPA GOLETTA VERDE,A PASSERA E COSTA LE BANDIERA NEREE tu dove lo fai il bagno a mare?”, era questo il titolo che volevo dare all'articolo ma poi ci ho ripensato, perchè quando si apprendono certe cose la voglia di scherzare passa via rapidamente: oggi viene assegnato alla Sicilia un altro triste primato, quello della bandiera nera per acqua inquinata su quasi tutto il territorio.
 

Legambiente attacca la Regione Siciliana per la mancata redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo e per la mancata tutela del patrimonio naturale costiero. Ecco cosa dice il direttore Gianfranco Zanna: “Alla Regione consegniamo oggi anche il poco ambito vessillo che Legambiente assegna a chi si è particolarmente distinto per azioni contro il mare e le coste italiane per ricordare ai nostri governanti che occorre fare presto e bene per difendere l’immenso patrimonio di questa terra che rischia di soccombere sotto il peso della maladepurazione e degli attacchi di speculatori senza scrupoli … Una mancata tutela che parte soprattutto dall’assenza Piani di utilizzo del demanio marittimo, ma anche a causa dell’abusivismo edilizio, dalla mancata emanazione dell’ordinanza di regolamentazione dell’uso delle spiagge, dell’assenza di tutela delle emergenze naturalistiche, o ancora per l’assenza di standard di qualità ambientale per i servizi alla balneazione”.


Stando alle analisi oltre il 60% dei punti analizzati lungo le coste della nostra isola non superano l'esame. Smacco che una regione che punta al turismo da secoli non dovrebbe subire ed invece siamo qui a vivere ancora di illusioni e sogni che ci distraggano dal come siamo messi realmente: 16 i prelievi sono risultati “fortemente inquinati” e “inquinati”, sui 26 che son stati fatti.

Ma leggiamo un altro po' le parole del rappresentante di Goletta Verde: “E oltre il danno c’è anche la beffa perché non solo persistono evidenti problemi nel sistema depurativo siciliano, ma i soldi da tempo disponibili e messi a disposizione dal Fondo di Sviluppo e Coesione per adeguare rete fognaria e gli impianti di depurazione (circa un miliardo di euro) rischiano di andare perduti a causa della mancata progettazione da parte degli enti preposti” …. “La Sicilia rischia di far tornare a Bruxelles quasi per intero il miliardo e 161 milioni di euro messi a disposizione dal Fondo di Sviluppo e Coesione per realizzare fogne e depuratori nella nostra isola maggiore. Finora le risorse utilizzate ammontano ad appena 65 milioni, che stanno per essere assegnate con decreti della Regione, mentre il termine per l’utilizzo, già prorogato al 30 giugno 2014, sta per scadere nuovamente. Al momento, il numero di progetti cantierabili è di appena 14 su 94, un numero che non potrà evitarci le multe per l’infrazione UE e soprattutto l’inquinamento causato dallo sversamento di acque ancora non depurate. Per evitare il peggio bisogna subito mettere mano al risanamento di questa situazione, per cui chiediamo a gran voce che i fondi vengano immediatamente utilizzati e si trasformino in interventi concreti per contrastare questo triste primato sulla depurazione”.

 

Ma dove sono stati effettuati i prelievi?

In provincia di Palermo: Bagheria (alla spiaggia Sarello, nei pressi dello sbocco scarico alla frazione di Aspra e alla foce del fiume Eleuterio nella frazione Aspra/Ficarazzi); a Carini (nei due monitoraggi allo sbocco scarico di fronte corso Mattarella in località Villagrazia sul lungomare Cristoforo Colombo e alla foce del torrente Ciachea in località Isola delle Femmine) e a Terrasini (allo sbocco scarico presso diga foranea del porto) | giudizio “fortemente inquinato”.
 

Nella norma le analisi di Palermo (alla spiaggia Vergine Maria in località Tonnara Bordonaro) e a Termini Imerese (spiaggia nei pressi del vecchio oleificio al porto).

 

In provincia di Messina: a Messina città (spiaggia nei pressi del tubo di scarico in località San Saba); a Milazzo (spiaggia tra stabilimento Baia Tono e ass. Antica); a Barcellona Pozzo di Gotto /Milazzo (spiaggia fronte fiume Mela in località Bastione); a Capo d’Orlando (Lungomare Andrea Doria, altezza civico 128, in località Contrada Ligabue) | carica batteri entro i limiti di legge.

 

In provincia di Catania: a Calatabiano (alla foce del fiume Alcantara, in località San Marco) e ad Aci Castello (Lungomare Galatea, nei pressi dello sbocco scarico fognario ad Aci Trezza) | “fortemente inquinati”.

Nella norma le acque campionate a Catania, alla spiaggia libera in località Lidi Playa.

 

Siracusa: un risultato “fortemente inquinato” (quello effettuato a alla foce del canale Grimaldi in localita’ Porto Grande – zona Pantanelli) e l’altro “inquinato” (a Priolo, alla spiaggia nei pressi della foce Mostringiano, nella zona industriale).

 

Ragusano: un sito è “fortemente inquinato” (quello alla foce del fiume Fiumara di Modica, in localita’ Arizza, nel comune di Scicli); entro i limiti il prelievo alla spiaggia di piazza Mediterraneo di Marina di Modica.

 

Agrigentino: a Licata (nei pressi dello sbocco del depuratore alla foce del fiume Salso) e a Sciacca (alla foce del torrente Canzalamone in localita’ Stazzone) i risultati sono stati pessimi.

 

E che dire di Gela?
Ovviamente il prelievo effettuato alla foce del Gattano in località Macchitella ha dato esito di sito “fortemente inquinato”.
 

Nel Trapanese: la situazione più critica è quella riscontrata a Castelvetrano (nei pressi dello sbocco del depuratore alla frazione Marinella di Selinunte). Meno critica ma sempre inquinata la situazione alla foce del fiume Modione a Selinunte. “Inquinate” anche le acque a Valderice, alla spiaggia di fronte alla traccia del corso d’acqua in secca, in località Rio Forgia.

 

Autore | Viola Dante » seguimi su facebook ♥