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Continua la “primavera” dell’archeologia siciliana.

  • Dal 23 agosto scavi e ricerche nel sito archeologico di Leontinoi.
  • I lavori saranno condotti dall’Università “Tor Vergata” di Roma.
  • Si indagherà nel territorio di Lentini e Carlentini, in provincia di Siracusa.

Da lunedì 23 agosto due diverse aree del Colle San Mauro, nel territorio del sito archeologico di Leontinoi, saranno interessate da lavori di scavo e ricerca archeologici condotti dall’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma, in collaborazione con il Parco Archeologico siciliano. Il gruppo di lavoro, costituito da una ventina di componenti, opererà sotto la direzione di Marcella Pisani, professore associato di Archeologia Classica e di Lorenzo Guzzardi, direttore del Parco di Leontinoi. Si indagherà nella zona A nel territorio di Carlentini e nella zona B nel territorio di Lentini. L’area di Carlentini interesserà la sommità del Colle e, in particolare, una delle acropoli della città antica che in passato ha restituito varie terracotte architettoniche di edifici sacri riferibili ad età greca arcaica.

Alla ricerca dei tesori di Leontinoi

“Continua, senza sosta, l’attività di ricerca archeologica nei diversi siti della Sicilia. Da oggi anche il Parco di Leontinoi tornerà ad essere indagato in una campagna di scavi che mira ad accrescere le conoscenze su una vasta area che interessa i comuni di Lentini e Carlentini. Si tratta – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – di un’importante azione di indagine e conservazione che mira a far luce su un’area della Sicilia interessante e ricca di testimonianze storico-archeologiche”. Gli scavi verificheranno quanto è rimasto delle fasi più antiche della colonia greca in un settore dell’abitato che risulta essere stato riutilizzato durante il Medio Evo. Nell’area di Lentini, ad ogni modo, le indagini hanno grande importanza in quanto risultano essere essenziali ai fini della salvaguardia e della conservazione del patrimonio.

Il team di ricerca esplorerà, in particolare, il settore nord-ovest del Colle San Mauro in una zona dove sono visibili alcuni tratti di muri antichi, realizzati con grandi conci parallelepipedi. “L’attività di ricerca – precisa il direttore del Parco arcehologico di Leontinoi, Lorenzo Guzzardi – prevede anche l’attività di georeferenziazione, mappatura topografica e di ripresa con drone delle aree in cui si evidenziano emergenze archeologiche. Quest’attività, condotta da Giampaolo Luglio, è finalizzata all’individuazione dei principali monumenti della città che sono citati dalle fonti storiche ma che ancora non sono stati riportati in luce”. Foto: Codas2 – Licenza.

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