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Tra una giornata di sole ed una più nuvolosa, l'estate 2014 sembra essere poco decisa: pioggia e cielo grigio non ricevono grandi apprezzamenti ed anche il parere dello psichiatra punta il dito contro le le intemperanze meteorologiche. A parlare di "stress da cattivo tempo" è, sulle pagine del sito di TgCom, Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano, che spiega come un'estate piovosa possa provocare ansia e depressione.

Alcune condizioni cliniche, spiega lo psichiatra, trovano le radici biologiche nell'alterazione dei ritmi circadiani ormonali, connessi ad umidità, esposizione alla luce ed ai raggi solari, pioggia e caldo. Il fatto di sentirsi svogliati in occasione di una giornata un po' più cupa, quindi, si può definire un'inclinazione biologica:

In generale – spiega Cucchi – possiamo dire che gli sbalzi di temperatura generano ansia, il grigio delle giornate piovose estive e primaverili, il buio dell'inverno sono depressogeni, così come gli abbassamenti di pressione.

Ovviamente, queste affermazioni non possono intendersi come regole generali, poiché possono variare da una persona all'altra: la letteratura scientifica ha dimostrato che esistono dei veri e propri "drogati" di sole e caldo estivo, mentre altri si sentono meglio con un clima invernale.

Nel caso in cui voi apparteniate alla prima categoria, ecco i consigli dell'esperto per difendersi dagli effetti negativi dell'estate piovosa: è sconsigliato buttarsi sul divano o rigirarsi nel letto (cosa che potrebbe avere un effetto peggiorativo), meglio cercare di svegliarsi presto e mantenersi attivi facendo sport. Importante anche bere molta acqua e tenersi ben idratati, in modo da affrontare meglio i cambiamenti repentini di temperatura ed i loro effetti sul corpo e sul sistema emotivo.