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Se si potesse idealmente assegnare un premio simpatia fra tutti gli attori che lavorano sul set di un film, quello de “L’ora Legale” che si sta girando in questi giorni a Termini Imerese andrebbe sicuramente a Leo Gullotta. Lo abbiamo visto recitare con grande professionalità sbirciando tra dolly, ciak e macchine da ripresa e poi concedersi ai tanti ammiratori che hanno avuto la possibilità di avvicinarlo durante le pause. Simpatico, disponibile, mai scostante, ha avuto per tutti un sorriso e con tutti si è soffermato per un saluto od una amichevole stretta di mano; nessun atteggiamento da divo, ed un attore della sua portata  potrebbe anche concederselo.

Ecco. . . il divismo; uno dei tanti motivi che spesso fanno credere ad un artista di essere arrivato di poter  “dominare” il pubblico, al quale accostarsi con sufficienza se non quasi con freddezza, e di essere al di fuori ed al di sopra di qualsiasi critica o giudizio. Leo Gullotta per fortuna non è tutto questo; Leo Gullotta non è mai voluto ergersi a personaggio ma si è sempre comportato come un modesto lavoratore al servizio della dea Arte.  Certo giudicare un attore non è impresa facile, si rischia di scadere nella banalità o di fare la figura dei tanti tuttologi o dei troppi critici bla…bla…bla. Ma una cosa è certa; chi riesce a farti entrare nel personaggio che sta interpretando, chi riesce a trasmettere emozioni è sicuramente un bravo attore; e Leo Gullotta lo è faticosamente diventato anche grazie alla sua formazione teatrale costellata da indimenticabili successi.

Come non ricordare  “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello o “Le allegre comari di Windsor” di Shakespeare dove interpreta il ruolo di Falstaff, od ancora “Il piacere dell’onestà” sempre di Pirandello con il quale ha vinto, ma è solo uno dei tanti riconoscimenti ricevuti, il Pegaso d’oro come miglior attore protagonista al 37° premio internazionale Flaiano per il Teatro. Per non parlare poi del cinema; ed anche qui la lista sarebbe tanto, troppo lunga, per i suoi numerosissimi film che lo hanno visto impegnato in ruoli diversi e con interpretazioni sempre convincenti. Sicuramente Leo Gullotta è l’espressione migliore della Sicilia e della sicilianità; quella sicilianità semplice, ma anche, colta ed operosa che vorremmo fosse sempre rappresentata, e che egli incarna con orgoglio e passione ma anche con onestà, modestia ed impegno.  Grazie!