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Non si abbassa l'attenzione mediatica nei confronti del caso Loris Stival. A poche ore dalla seconda udienza del processo con rito abbreviato a carico di Veronica Panarello, mamma del piccolo ucciso a Santa Croce di Camerina, la criminologa Roberta Bruzzone, intervistata da Intelligonews, ha fornito una dettagliata analisi della vicenda giudiziaria che va avanti da quasi due anni. La criminologa non crede al coinvolgimento di Andrea Stival, nonno di Loris, chiamato in causa da Veronica Panarello.

Secondo Roberta Bruzzone – riporta UrbanPost – Veronica «È una persona straordinariamente lucida e capace di mentire da quel che si può percepire a distanza» e avrebbe accusato il suocero probabilmente per «Motivi di risentimento», al solo scopo di «Sfruttare questa terribile vicenda per regolare i conti con lui». Per la nota criminologa, la donna avrebbe ucciso il figlio da sola: «Tutto deporrebbe infatti per l'azione isolata della donna e quindi per la totale assenza di una seconda figura nell'omicidio».

Avrebbe utilizzato le fascette di plastica da elettricista e lo proverebbe «L'ottimo lavoro del medico legale della Procura, dottor Giuseppe Iuvara», che eseguì l'esame autoptico sul corpo della vittima. «Tutto quello che la donna racconta, sia per ciò che riguarda il delitto, che la successiva fase dell'occultamento del corpo, sarebbe smentito da tutte le evidenze finora emerse».