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finanzaI militari della Guardia di Finanza hanno posto sotto sequestro beni per un valore complessivo vicino ai cinquanta milioni di euro ad una famiglia di noti commercianti palermitani. Al vertice figura un imprenditore settantunenne del quale non sono state al momento fornite le generalità. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la mafia, a partire dai suoi capi (compreso Matteo Messina Denaro), avrebbero infiltrato pesantemente le aziende del gruppo imprenditoriale che opera nel comparto  della vendita al dettaglio di gioielli e vestiti. L’attività investigativa ha permesso di accertare che il gruppo negli ultimi trent’anni è stato organico ai fratelli Giuseppe e Filippo Guttadauro  (cognato di Matteo Messina Denaro, di cui ha sposato la sorella Rosalia). Un sodalizio in grado di agevolare la crescita e lo sviluppo degli interessi economici delle società commerciali oggetto dell’inchiesta.  Un intreccio perverso di relazioni illecite con il mandamento palermitano diBrancaccio e la creazione di  imprese edili fondate dal capo famiglia e cedute a personaggi considerati contigui alla mafia. Al 65enne Giuseppe Guttadauro,  tratto in arresto nel 2002 con l’accusa di associazione mafiosa, è stata inflitta una pena a 13 anni e 4 mesi. Il 62enne Filippo Guttadauro, catturato nel 2006 per associazione mafiosa, è stata condannato a 14 anni di reclusione. In fase di dibattimento era stata messa in evidenza la funzione di collegamento che quest’ultimo esercitatava tra i boss latitanti Bernardo Provenzanoe Matteo Messina Denaro. Documentati anche i rapporti con il 63enne Giuseppe Grigoli, soggetto che sarebbe risultato decisivo per avviare due attività all’interno del centro commerciale “Belicittà” diCastelvetrano, in provincia di Trapani, su cui gli uomini di Matteo Messina Denaro esercitavano un controllo capillare. Il patrimonio sequestrato stamane comprende 11 società con i rispettivi compendi aziendali,  che hanno sede  a Palermo e in diverse località della provincia: società di gestione di beni immobili, vendita di preziosi, intrattenimento e commercio al dettaglio di abbigliamento; 12 fabbricati, 23 terreni, 16 automezzi, 5 quote societarie e disponibilità finanziarie.

Nicola Martino