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Ci sarà anche l’Irssat (Istituto di Ricerca, Sviluppo e Sperimentazione sull’Ambiente ed il Territorio) di Catania con l’innovativo progetto “Nowaste” all’incontro convocato dal capo dell’Unita Life-Natura Angelo Salsi, con i referenti degli otto progetti siciliani approvati e finanziati nell’ambito del programma Life+ promosso dall’Ue.

Il meeting si terrà martedì 21 gennaio, a partire dalle 15.30, nella sede dell’Assessorato Risorse Agricole e Alimentari a Palermo e rappresenterà un appuntamento strategico per fare il punto della situazione sullo stato di attuazione delle singole iniziative. E’ la prima volta che i vertici dell’Unità Life-Natura sbarcano in Sicilia.

Nel 2009 per la prima volta un progetto LIFE viene ideato e coordinato in Sicilia da un’associazione non avente scopo di lucro: è stato l’Irssat, dopo il flop del cinquennio 2004-2009 nel corso del quale nessuna iniziativa coordinata dalla Sicilia è stata ammessa nell’ambito del programma Life+, a fare da apripista ottenendo il finanziamento per il progetto “N.O.WA.S.T.E” acronimo di New Organic Waste Sustainable Treatment Engine (Nuovo elettrodomestico per il trattamento dei rifiuti organici domestici). L’obiettivo dell’iniziativa è azzerare i costi per il trattamento e il conferimento in discarica della frazione organica dei rifiuti.

Il progetto rientra fra i 210 approvati dalla Commissione europea in 27 diverse nazioni, ha una durata di 52 mesi ed usufruisce del finanziamento del 50% dei costi ammissibili – si tratta di fondi europei – per poco più di 1 milione di euro. A differenza dagli altri assi strutturali i bandi dei progetti Life+ sono pubblicati e valutati direttamente dalla Commissione Europea che eroga i fondi, imponendo allo stesso tempo un rigido cronoprogramma e controlli stringenti.

L’azione è giunta al secondo ciclo di test e sta sviluppando in tre piccole aree rappresentative della Sicilia (area rurale Gaggi; area industriale Melilli; area turistica Castelmola) un nuovo sistema di gestione dei rifiuti che si basa sull’ utilizzo di un innovativo elettrodomestico; il robot, grande la metà di una lavastoviglie, tritura la frazione organica trasformandola, in maniera del tutto inodore e con l’uso di una miscela di enzimi, in pre-compost direttamente negli appartamenti; il ciclo è completato dal conferimento, ogni 15 giorni, del pre-compost alle aziende di compostaggio con due evidenti vantaggi economici e ambientali: sono abbattuti i costi della raccolta dell’umido, viene meno la necessità – e il relativo onere – del conferimento in discarica.

Al momento nei tre centri sono 75 le famiglie coinvolte e 100 i robot assegnati. I risultati di questa fase della sperimentazione sono lusinghieri: dai test effettuati il prodotto finale – compost – è di alta qualità ed idoneo all’utilizzo in agricoltura. Il terzo step del progetto prevede l’allargamento del sistema Nowaste a 1000 famiglie. Molte adesioni sono pervenute da parte di altri comuni siciliani ed in particolare dalle isole minori interessate all’applicazione di questo nuovo sistema nel loro territorio.

L‘Irssat ha ottenuto dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi – Ministero dello Sviluppo Economico – la registrazione per il rivoluzionario robot (una compostiera domestica anaerobica da cucina, la definizione tecnica) che è uno dei cardini dell’iniziativa. “La registrazione del brevetto – afferma Giuseppe Lo Bianco, presidente dell’Irssat – certifica l’autorevolezza della nostra ricerca, mettendo il sigillo sull’innovazione portata dall’elettrodomestico; un robot – continua – che consente di dilatare a 15 giorni la frequenza di raccolta della frazione organica, producendo allo stesso tempo, mediante l’utilizzo di specifici enzimi, un pre-compost di alta qualità e in tempi più brevi rispetto ai sistemi tradizionali”.

Con grande sorpresa dell’intero staff dell’Irssat, nei giorni scorsi il capo della divisione Ambiente-Life dell’UE ha riconosciuto e attribuito all’istituto di ricerca etneo un importo pari 208,83 € a titolo di interessi per aver erogato la 2° rata di pre-finanziamento con qualche giorno di ritardo.

Il progetto Nowaste si avvale dei seguenti partner: Regione Siciliana (Dipartimento regionale Ambiente e Dipartimento regionale Acque e rifiuti), Comuni di Gaggi, Castelmola e Melilli, Universita’ degli Studi di Catania (Dipartimento di Economia e Impresa), Azienda Bio.Medi; la Provincia Regionale di Catania è invece partner sostenitore.

Da Blog Sicilia