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1813-300x225Nelle prossime ore un intenso peggioramento, di stampo puramente autunnale, coinvolgerà le regioni settentrionali, ed in particolare la Liguria, che già in queste ore comincia a fare i conti con le prime piogge battenti che tenderanno ulteriormente ad intensificarsi nel corso della prossima nottata. L’ingresso di questo intenso fronte, fino al bacino centro-occidentale del mar Mediterraneo, è indotto dalla persistenza di un ampio nucleo anticiclonico (“Centro d’azione”) posizionato a ridosso della penisola Scandinava che spinge la profonda depressione d’Islanda verso latitudini più meridionali rispetto al suo naturale posizionamento. Premendo verso sud, l’ampio vortice ciclonico islandese, finora protagonista incontrastato sullo scenario meteorologico euro-atlantico, tende ad imprimere un ulteriore accelerata al flusso perturbato delle medie latitudini, che scorre a latitudini più meridionali, presentando due ampie ondulazioni che tendono a muoversi verso est, penetrando in piena area mediterranea. Il ramo principale del “getto polare”, in uscita dal Canada orientale, forzerà l’ampia circolazione depressionaria islandese, costringendola ad arretrare verso latitudini più meridionali, agevolando al contempo la formazione di un asse di saccatura che si propagherà fino al Marocco e all’ovest dell’Algeria, con un conseguente richiamo di aria molto mite e umida, di origine sub-tropicale continentale marittimizzata, in direzione del Mediterraneo centrale e dell’Italia.

Quest’ultima, traslando gradualmente verso est, influenzerà direttamente le nostre regioni settentrionali, che verranno investite dal flusso di aria piuttosto mite e umida, d’estrazione sub-tropicale continentale marittimizzata, attiva lungo il bordo più orientale della saccatura. Nel corso della giornata odierna il flusso dai quadranti meridionali, che si umidificherà sopra il Tirreno e l’Adriatico, verrà associato ad un più esteso sistema frontale, che dopo aver interessato la Spagna e la Francia, si spingerà verso le nostre regioni settentrionali, presentando un ramo particolarmente attivo tra la Liguria, dove peraltro si verificheranno delle precipitazioni piuttosto rilevanti, acuite ulteriormente dal considerevole“forcing” orografico imposto dai rilievi dell’Appennino Ligure alle umide e temperate correnti da S-SO che risalgono dal basso Mediterraneo. La saccatura oceanica si muoverà molto lentamente, avanzando a piccoli passi in direzione dell’Italia e del bacino centrale del mar Mediterraneo. Tale rallentamento renderà le precipitazioni particolarmente insistenti sulle regioni del centro-nord, data la persistenza degli umidi venti di ostro e scirocco sui mari che circondano l’Italia.

Ciò potrebbe dare origine ad una fase piovosa importante, specie per la Liguria e per molte aree pedemontane dell’alto Veneto e del Friuli, dal vicentino alla provincia di Udine, particolarmente esposte agli umidi flussi sciroccali che risalgono il bacino adriatico, addensando una consistente nuvolosità che darà origine a piogge battenti e persistenti fino alla nottata fra domenica e lunedì. In alcune di queste località, soprattutto a ridosso dei principali comprensori montuosi friulani, si potrebbero avere accumuli superiori ai 100-150 mm in meno di 24 ore. Difatti, il nostro paese, essendo interessato dal ramo ascendente della saccatura, verrà investito da una ben organizzata“Warm Conveyor Belt”, che dal Mediterraneo centro-occidentale si muoverà verso il sud della Francia, le coste ligure e il resto delle nostre regioni settentrionali, spingendo una nuvolosità piuttosto compatta lungo il versante meridionale delle Alpi centro-orientali. Già dalla mattinata di domani piogge e possibili temporali, non mancheranno d’interessare la Liguria e la Toscana, dove si potrebbero vedere dei rovesci di pioggia, a tratti anche di forte intensità.

Nel corso della giornata le precipitazioni sulle regioni settentrionali potrebbero subire un ulteriore intensificazione, a causa del passaggio in quota di un “Jet Streak” (massimi di velocità del “getto polare”), lungo il ramo ascendente della saccatura atlantica, che accentuerà notevolmente il “forcing” dinamico alle quote superiori della troposfera, agevolando lo sviluppo di moti convettivi (correnti ascensionali piuttosto intense) che potranno favorire la costruzione anche di isolate “Cellule temporalesche”, fra la Liguria e i versanti sopravento delle Prealpi lombarde, venete e friulane, dove oltre alle piogge fitte e battenti si potranno verificare anche dei rovesci di moderata o forte intensità, accompagnati da attività elettrica. Ma la regione che vedrà le precipitazioni più intense, ma soprattutto persistenti, sarà proprio la Liguria, in particolare l’area dell’imperiese e genovesato, che per le prossime 24-48 ore continuerà ad essere investita da correnti molto umide e tiepide che sbatteranno una nuvolosità piuttosto consistente lungo il versante meridionale dell’Appennino Ligure.

Qui le piogge saranno esacerbate dall’effetto “stau” all’umida ventilazione pre-frontale meridionale che, a contatto con i primi contrafforti montuosi presenti sul vicino retroterra ligure, verrà costretta a salire bruscamente verso l’alto, raffreddandosi e raggiungendo rapidamente la saturazione, con il conseguente sviluppo di un tappeto di nubi basse che continuerà a dare la stura a precipitazioni piuttosto persistenti. Ma se le regioni settentrionali faranno il pieno di acqua, quelle meridionali invece subiranno la prima scaldata del 2014, visto il risucchio di aria molto mite, di matrice sub-tropicale continentale, dall’entroterra desertico algerino e tunisino. Le masse d’aria calde sub-tropicali continentali, attivate dall’ingresso dell’ampia saccatura sul Mediterraneo centro-occidentale, raggiungeranno le nostre regioni meridionali, in particolare la Sicilia e la Calabria, dando origine ad un brusco rialzo dei valori termici a tutte le quote. Le temperature più elevate, fra domani e domenica, come capita sempre in questi casi, si registreranno lungo le coste della Sicilia tirrenica. Questo perchè i già caldi venti di scirocco, visto l’origine dai deserti dell’Algeria orientale, tenderanno a scaldarsi ulteriormente durante la caduta (che determina la“compressione adiabatica” della massa d’aria) dai rilievi del vicino retroterra (i colli alle spalle di Palermo, Madonie, Nebrodi, Peloritani) , raggiungendo le aree costiere del palermitano e messinese tirrenico con folate turbolenti e abbastanza calde, capaci di far impennare i termometri oltre i +20°C +22°C, mentre il tasso dell’umidità relativa scivolerà al di sotto del 25 % 30 %.

Daniele Ingemi