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Maxi sequestro di pesce da parte della Capitaneria di Porto nell’ambito di un'operazione su pesca e commercio illegale di pesce spada nel periodo di fermo biologico (fino al 30 novembre) e di contrasto a detenzione, trasporto e commercializzazione di specie vietate e sottomisura. Sono stati effettuati controlli a Palermo e a Bagheria.

I sequestri sono scattati nei confronti di 15 ambulanti: 4 a Bagheria (2 in via Paolo Borsellino, poi in via Mattarella e in via Lanza), 3 a Palermo in via Tommaso Natale, 1 ambulante a Partanna Mondello in via Galatea, 1 ambulante in via Sferracavallo, 1 nella rotonda tra viale Olimpo e via Venere, 5 a Palermo in via Di Marco, via Ammiraglio Rizzo, via Autonomia Siciliana, via La Marmora all'angolo con via Sampolo e in via Giacomo Cusmano.

Nei loro confronti sono state elevate una decina di multe da 1.500 euro ciascuno per violazione delle norme sulla tracciabilità dei prodotti ittici; 2 sanzioni da 4.000 euro per la vendita di pesce spada in periodo di fermo biologico. Inoltre è scattata una multa da 4.000 euro per detenzione e vendita di tonno rosso in mancanza di permesso speciale.

Ancora, una sanzione da 4.000 euro per detenzione e vendita di ricci di mare (391 esemplari vivi rigettati in mare in area marina protetta); una denuncia all’Autorità Giudiziaria per vendita di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione. Sequestrati oltre 600 chili di prodotto ittico vario ed elevate sanzioni amministrative per 31.000 euro.

Il prodotto ittico è stato dichiarato non idoneo al consumo alimentare umano dal competente servizio veterinario dell’Asp e quindi avviato alla distruzione. Gli esemplari di pesca spada e il tonno, invece, sono stati giudicati idonei e dati in beneficenza a istituti religiosi caritatevoli.


Fonte: Sud Press