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Immagine05Il quadro sinottico sull’areale euro-atlantico resta immutato. Difatti, il flusso perturbato principale continua a scorrere sopra l’Atlantico settentrionale presentando una notevole componente zonale, con velocità davvero ragguardevoli fra l’Atlantico settentrionale e l’Europa occidentale. In tale contesto, di elevata zonalità, il promontorio anticiclonico delle Azzorre continua a rimanere saldamente ancorato in pieno Atlantico, con massimi barici al suolo attestati a ridosso dell’arcipelago portoghese. Questo posizionamento dell’alta pressione delle Azzorre, in mezzo all’Atlantico, sta mantenendo il ramo principale del “getto polare” a latitudini piuttosto basse, presentando una marcata componente nord-occidentale in prossimità dell’Europa occidentale, favorendo al contempo l’afflusso di masse d’aria più fredde, d’estrazione sub-polare marittima, che stanno invadendo il Portogallo, la Spagna e la Francia, per filtrare in direzione del bacino centrale del Mediterraneo, si dal Rodano che dalla porta di Carcassone.

ImmagineNel corso della giornata di domani l’uscita di una nuova profonda depressione extratropicale dalle coste del Canada orientale determinerà, nel mezzo dell’Atlantico, un parziale sviluppo meridiano del promontorio anticiclonico delle Azzorre, il quale cominciando ad ergersi verso nord tenderà a far fluire verso l’Europa occidentale, ed in particolare Portogallo, Spagna, Francia ed Italia, buona parte delle masse d’aria fredde, d’estrazione sub-polare marittima, presenti sul vicino Atlantico. Ma il flusso nord-occidentali, in discesa dal bordo orientale dell’alta pressione delle Azzorre, pronto ad invadere il bacino centrale del mar Mediterraneo, entro il pomeriggio di domani farà scivolare verso la Corsica e il medio-alto Tirreno la circolazione depressionaria che in nottata raggiungerà il nord della Francia, tramutandola in un “CUT-OFF” (vortice ciclonico colmo di aria fredda chiuso in quota) che determinerà un brusco peggioramento delle condizioni atmosferiche, un po’ su tutte le nostre regioni. Lo scivolamento del “CUT-OFF”, nei bassi strati, sarà supportato dal passaggio di un sistema frontale che posizionerà il proprio fronte occluso sulle regioni settentrionali, mentre il fronte freddo attraverserà le regioni centro-meridionali, apportando piogge, rovesci e fenomeni di carattere temporalesco che dal pomeriggio di domani colpiranno soprattutto il Lazio, la Campania, la Calabria tirrenica e il nord della Sicilia, in rapido spostamento verso il settore ionico.

liguria01Sull’Appennino tornerà a cadere un po’ di neve, seppur sopra i 1000 metri. Solo dalla mattinata di domenica la situazione andrà gradualmente a migliorare, grazie alla spinta da ovest di un promontorio anticiclonico interciclonico, disposto con l’asse principale fra le Baleari e la Svizzera, che premendo in direzione delle regioni centro-settentrionali italiane, ripristinando condizioni di generale stabilità, contribuirà anche ad isolare il “CUT-OFF” dal flusso perturbato principali, confinandolo sui mari che circondano l’Italia meridionale. Tale figura ciclonica, stagnando sui mari meridionali italiani, produrrà ancora dell’instabilità che interesserà da vicino le regioni nord-orientali e quelle più meridionali, affacciate sul basso Tirreno, dove il flusso umido nord-occidentale potrà favorire lo sviluppo di annuvolamenti cumuliformi, capaci di dare la stura a residui rovesci di pioggia. Ma dei temporali, anche di moderata intensità, nel corso della giornata di domenica potranno interessare anche la Puglia meridionale, dando la stura ad intensi rovesci di pioggia, accompagnati da attività elettrica. L’instabilità sulle estreme regioni meridionali persisterà fino alla mattinata di lunedì, con residui rovesci sparsi che bagneranno soprattutto la Puglia.

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