Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

01Il microonde è davvero sicuro? E può essere utilizzato con tutti i cibi? In questo articolo saremo pronti a svelare assunti veri e assunti falsi su questo moderno oggetto di uso comune.

Il microonde può essere considerato uno strumento sicuro? Per molti anni e soprattutto attorno a quelli subito successivi alla sua larga diffusione sul mercato e nelle case, esperti e non si sono chiesti se il microonde non facesse male.
Nato nel 1940 quasi per errore, il forno a microonde funziona con l’utilizzo di onde elettromagnetiche e attraverso l’uso di queste scalda, cuoce, scongela i cibi. Il primo forno a microonde pesava ben 300 chili, adesso sono maneggevoli e includono anche la cottura grill e a vapore.
Diverse sono state le campagne di screditamento di questo strumento che, per quanto ne sappiamo, ci aiuta a cuocere, riscaldare, scongelare i cibi velocemente. Fa davvero male? Vediamo insieme cosa è vero e cosa è falso sul microonde:

Le microonde possono essere rischiose per la salute.
No. L’involucro in metallo e la fine rete metallica sullo sportello, impediscono alle onde di fuoriuscire. Dai test effettuati non risultano dunque ‘perdite’, e non si corre pericolo nemmeno a distanza ravvicinata visto che, per legge, a 5 centimetri di distanza dai forni possono uscire onde elettromagnetiche di una frequenza inferiore ai 5 milliWatt, ovvero meno di un telefonino.
Se il forno è sporco o danneggiato, soprattutto in prossimità dell’involucro o dello sportello, i parametri ovviamente cambiano. Magneti, post-it e qualsiasi altro oggetto disposto accanto o sopra, non compromettono la capacità isolante del microonde.

Le microonde sono nocive per l’uomo.
Anche questo è falso. Le onde elettromagnetiche che i forni microonde emanano, possono essere dannose solo se ci si espone ad un massiccio e prolungato utilizzo del mezzo; in ogni caso, le fuoriuscite sarebbero talmente modeste da non implicare una modifica genetica delle nostre cellule tali, ad esempio, da formare il cancro.

Le microonde modificano la composizione molecolare dei cibi.
Falso. I test presenti in circolazione attestano che le microonde hanno sui cibi lo stesso effetto che ha un forno tradizionale. In pratica esse funzionano ‘animando’ le molecole ed è questo effetto, di sostanziale movimento o per meglio dire sfregamento, che genera il calore nei cibi, che a differenza della cottura sui fornelli, viene distribuito più uniformemente; un po’ come quando noi scuotiamo una penna sperando di farne fuoriuscire l’inchiostro.
Con la cottura in microonde, i piatti risultano altrettanto digeribili e anzi in più; inoltre il microonde tiene al riparo le vitamine idrosolubili dal dissolversi in cottura (come la C e la B), ed è inoltre molto più sicuro, ad esempio del barbecue e della griglia, capaci di generare invece sostanze tossiche.

Le microonde interferiscono con gli altri apparecchi elettronici della casa.
Neanche questo è vero. I forni a microonde non disturbano le reti wireless o le connessioni a internet né causano interferenze con tivù e altri apparecchi elettronici quali i pacemaker; a meno che questi non siano risalenti a parecchi anni fa, e allora avrebbero problemi con tutti i dispositivi.

Inserendo il cellulare nel forno, il segnale non scema. Vuol dire che il forno non è schermato?
No, vuole dire solo che il microonde lavora emettendo onde elettromagnetiche di frequenza diversa rispetto a quelle del cellulare. Inoltre, non è un compartimento a tenuta stagna ma questo non significa che non sia adeguatamente capace di contenere al suo interno pressocché tutte le onde elettromagnetiche che trasmette.

Il vero rischio sito dall’utilizzo del forno a microonde sta, come nel caso di un forno normale o dei fornelli, nelle alte temperature che è in grado di raggiungere; con l’unica differenza che non sempre siamo in grado di realizzare che anche un microonde si scalda. Non sempre infatti, se non ad esempio quando si usa il grill, anche la porta può arrivare a scottare, per non parlare dei cibi; a volte non ce ne accorgiamo, perché i moderni contenitori sono preposti a non scaldarsi, ma gli alimenti presenti all’interno potrebbero essere arrivati ad una temperatura di oltre 100 °C. Il suo limite? Non poter raggiunge le temperature più elevate che ci consentirebbero anche di cucinare una torta.

In ogni caso, utilizzo sicuro significa anche tagliare le verdure, mescolare tra una cottura e l’altra e utilizzare contenitori preposti all’utilizzo in microonde come ad esempio quelli in vetro o ceramica. Ma oggi in commercio esistono anche contenitori in alluminio e plastica che attraverso diciture chiare o simboli particolari, si dichiarano ugualmente adatti allo scopo. Un accorgimento ulteriore potrebbe essere quello di prestare molta attenzione con i cibi che presentano una buccia anche molto sottile, come quella di pomodori e peperoni, o un guscio come quello delle uova. Alimenti come questi, scaldandosi, possono scoppiare, anche una volta ultimata la cottura. Stesso discorso per i liquidi; se non si presta attenzione ai tempi, i vapori o le bolle generate da un calore elevato possono rompersi anche a cottura ultimata, generando ustioni.

Per evitare qualsiasi pericolo, è poi necessario manutenere spesso il forno. Pulirlo con una semplice soluzione di acqua e aceto basterà; in caso di sporco ostinato, si può usare uno sgrassatore universale o un detersivo per piatti, ma attenzione, i residui vanno sciacquati via molto bene. Il piatto girevole invece, può essere lavato come una normale stoviglie.
Se il vostro forno presenta delle anomalie non cercate di aggiustarlo da soli; pulitelo prima staccandolo sempre dalla presa e semmai necessitasse di essere aggiustato, portatelo da un tecnico specifico.

Autore | Enrica Bartalotta