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Pietro d’Aragona sposata Costanza di Svevia e divenuto Re di Sicilia dopo la battaglia dei Vespri inizio a far coniare monete molto prestigiose a cui fu dato il nome del sovrano stesso: “IL PIERREALE”, nel commercio internazionale veniva anche chiamato “RAONESI” (aragonesi); questo conio in oro fu battuto solo nei primi anni e affiancato da Pierreali d’argento fu poi abbandonato; a differenza dell’argento e della mistura che vennero battute negli anni dai successori di Pietro. La Moneta presenta nel dritto lo stemma Aragonese contornato da un cerchio di perline e due incisioni nel cerchio più piccolo ornato di perline troverete inciso +P DEI GRA ARAGON SICIL REX (Pietro, per Grazia di Dio Re di Aragona e di Sicilia); in quello più grande +SUMMA POTENCIA EST IN DEO (Il più alto potere è in Dio) , nel rovescio vi è un’aquila tipicamente sveva con ali spiegate con sguardo a destra contornata da perline e due incisioni anch’esse racchiuse tra perline; nella prima incisione, la più piccola si leggerà: +COSTA DEI GRA ARAG & SICIL REGIA (Costanza, per Grazia di Dio Regina di Aragona e di Sicilia); in quella più grande +XPS VINCIT XPS REGNAT XPS IMPAT(Cristo vince, Cristo regna,
Cristo comanda, ispirato ad un noto inno medievale); La moneta in Oro aveva un diametro di 24 mm ed un peso di 4,35 gr e valeva l’equivalente di un tarì d’oro del tempo.

Antonio D’Angelo