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Lutto nel mondo del vino siciliano. È morto il conte Lucio Tasca d’Almerita. Ne ha dato notizia anche l’Assovini, l’associazione di cui l’azienda Tasca D’Almerita è socia.

Nel 1985 il conte fu il primo in Sicilia a sperimentare le varietà internazionali, aprendo poi una strada seguita da molti. Alla tenuta madre, Regaleali – acquisita nel 1830 dai due fratelli Tasca, un’isola verde al centro della Sicilia, nell’antica Contea di Sclafani – negli anni si sono aggiunte Capofaro, a Salina, nell’arcipelago delle Eolie; Tascante sull’Etna; la storica tenuta Whitaker nell’antica isola di Mozia; e Sallier de La Tour, a Monreale.

Il conte Lucio Tasca D’Almerita era nato a Palermo il 9 gennaio del 1940. Dopo avere frequentato il liceo in Svizzera, si laureò nel 1965 in Economia e commercio nel capoluogo siciliano. Ha ricevuto parecchi premi come il Gran Vinitaly nel 1997 ma anche il premio Cangrande della Scala nel 1995.

In una nota, l’azienda Tasca scrive. “uomo umile”, “con una curiosità che non ha mai perso”. “Il primo in Sicilia a credere nel potenziale del territorio come produttore di qualità e di eccellenza. La sua convinzione e la sua volontà di aumentare la conoscenza di varietà autoctone come il Nero d’Avola – una varietà ora conosciuta in tutto il mondo – ha aperto la porta del riconoscimento della viticultura siciliana nel mondo”. “La sua missione è stata quella di promuovere e migliorare la produzione e lo sviluppo imprenditoriale della Sicilia, al fine di rafforzare la competività della regione e del paese all’interno del mercato mondiale”.

Leoluca Orlando, ex sindaco di Palermo, ha ricordato così il conte: “Grande affetto e vicinanza alla famiglia Tasca d’Almerita in questo momento di tristezza e di dolore per la scomparsa del carissimo Lucio Tasca, divenuto riferimento internazionale della migliore imprenditoria siciliana”.

Lucio Tasca D’Almerita lascia quattro figli, Giuseppe, Franca, Alberto e Alessandro.

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