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Il nuovo Museo Civico di Procida è intitolato a Sebastiano Tusa

Il Museo Civico di Procida è intitolato a Sebastiano Tusa, l’archeologo marino siciliano scomparso il 10 marzo 2019. La Capitale Italiana della Cultura 2022 celebra dunque un grande siciliano, dedicandogli un luogo che conduce nella storia e propone preziosi reperti.

Intitolato a Sebastiano Tusa il Museo Civico di Procida

Sebastiano Tusa, archeologo marino e assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, è morto il 10 marzo del 2019: era uno dei passeggeri del Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines diretto a Nairobi e precipitato subito dopo il decollo. A lui è intitolato il Museo Civico di Procida, isola napoletana che vanta il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022.

La struttura si propone come un viaggio affascinante, tra il reale e il virtuale, nella storia di Procida, a partire dai reperti archeologici micenei dell’isola di Vivara esposti per la prima volta, passando per la geologia e fino alla preziosa storia della marineria procidana con anche tanti oggetti di famiglie procidane generosamente messi a disposizione.

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Il Museo Civico di Procida nasce nel 2017, in quanto sviluppo di un precedente progetto espositivo, TERRA (Technology and Research for Archaeology), su iniziativa del Comune di Procida e con il supporto dell’Università Federico II e dell’Università Suor Orsola Benincasa.

Adesso il Museo è intitolato a Sebastiano Tusa, docente, archeologo, già Soprintendente del Mare e Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana e uno dei primi ricercatori a studiare la storia antica di Procida-Vivara. Riapre al pubblico con una nuova configurazione: sarà articolato in tre sezioni tematiche (Storia Antica, Scavi archeologici di Vivara, Mare) per un percorso che integra reale e virtuale.

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«Si potrà effettuare un affascinante viaggio nella storia di Procida, a partire dai reperti archeologici micenei dell’isola di Vivara che per la prima volta verranno esposti, passando per la geologia di questa isola vulcanica e l’intensa e affascinante storia della Marineria Procidana», spiega una nota stampa del Comune di Procida.

Redazione