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02È una chat italiana che fa le stesse cose dell’applicativo di Mark Zuckerberg. Si chiama WhichApp ed è stato ideato da 7 persone: età media 34 anni.

Essendo già presente su Google Play e App Store, sono già 30mila gli utenti che l’hanno scaricata: si chiama WhichApp ed è la risposta italiana a WhatsApp.
Prima ci avevano provato i cinesi, poi i giapponesi. Ora è la volta di noi italiani: stiamo parlando di un software volto al dialogo virtuale e allo scambio di link e allegati, sulla falsa riga del noto programma di messaggistica istantanea WhatsApp, acquistato solo lo scorso anno dal noto magnate statunitense Mark Zuckerberg.

E come lui, trent’enne, un gruppo di suoi coetanei italiani ha deciso di mettersi alla prova lanciando sul mercato un applicativo in grado di emulare il suo. La chat italiana, che fa le stesse cose di quella americana, è in più gratuita e fornisce anche un servizio aggiuntivo di traduzione simultanea dei messaggi: in ben 10 lingue.
WhichApp offre dunque una valida alternativa a uno dei prodotti di punta della società di Menlo Park, garantendo anche una maggior sicurezza e protezione della privacy dei suoi utenti.

Al momento dell’iscrizione infatti, viene rilasciato un codice, una sorta di pin che potrà essere mostrato e condiviso con gli altri utenti al posto del proprio numero personale.
Inoltre con WhichApp non si saranno problemi relativi alle spunte, perché quella gialla serve ad indicare l’invio del messaggio e quella verde che il messaggio è stato recapitato.

Niente doppia spunta blu dunque, che da qualche tempo su WhatsApp sta ad indicare che il messaggio è stato letto, con grande disappunto dei suoi utilizzatori.
Il programma tricolore è finito anche nella mappa interattiva di Grata Research, l’azienda statunitense che è volta a far conoscere agli utilizzatori le chat più note al mondo.

Ma sul fronte delle tecnologie da smartphone e tablet, sta arrivando anche Appning. Dopo la definizione di ‘strumento atto a facilitare l’infedeltà’, appiccicato alla chat più nota al mondo, ora arriva un programma che è volto ad aiutare i meno provoloni a rimorchiare. Quante volte ci siamo detti, passando per strada: “accidenti, carino questo!” oppure: “bella ragazza, mi piacerebbe conoscerla” ma la timidezza, la situazione ci hanno bloccati?

Beh, da oggi le scuse non basteranno più perché Appning permette di far incontrare anche chi flirtare non lo vede nelle sue corde. È stata creata da un ingegnere italiano di 32 anni che sulla falsa riga dei programmi che utilizzano il servizio di geolocalizzazione presente sui nostri telefonini, è in grado di far stabilire all’utente utilizzatore un contatto con un altro utente: quello appena incrociato per strada e che ci piace tanto.

In questo modo il passante, se interessato, potrà decidere di accettare il messaggio e iniziare con il mittente una conversazione; in caso contrario, del messaggio non rimarrà più traccia entro le 24 ore successive all’invio. Discorso simile può essere effettuato anche per più persone contemporaneamente nel raggio di chilometri: “lanciando una bomba” si può infatti mandare un messaggio di gruppo privato a più persone di interesse.

 Autore | Enrica Bartalotta