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Un incendio a bordo di un traghetto ormeggiato di fronte al porto di Palermo, con il rischio di causare danni a cose o persone: lo scenario è preoccupante ma, in realtà, la situazione è pienamente sotto controllo, poiché si tratta di una esercitazione. Le operazioni, coordinate da Cnr e Comune, prevedono l'ipotesi che le sostanze tossiche rilasciate dall'incendio a bordo della nave, a causa di venti nord-est investano in particolare la zona della Kalsa, dove sono segnalate "diverse persone che hanno bisogno di cure mediche".

L'esercitazione prevede il soccorso dei passeggeri sulla nave, ma anche la messa in sicurezza degli studenti e degli insegnanti dell'istituto nautico "Gioeni Trabia", oggi regolarmente a scuola, il personale al lavoro nella sede del Rettorato in piazza Marina, i dipendenti e gli avvocati del Tribunale amministrativo regionale, i turisti presenti nel museo di palazzo Abatellis e i dipendenti degli uffici comunali presenti nell'area.

L'esercitazione vedrà impegnati 700 operatori, 100 mezzi terrestri, 17 navali e 5 aerei. Per l'occasione, è stata chiusa la Kalsa di Palermo e sono scattati divieti di sosta e di transito nella zona: in piazza Marina e al Foro Umberto I non si circola fino alle 14. "Non si potrà entrare con auto e motocicli – spiega Francesco Mereu responsabile della Protezione civile del Comune – ma chi avrà necessità di uscire dalla zona rossa potrà farlo". I varchi rossi saranno presidiati dalle forze dell'ordine. 

Foto di repertorio (Ansa)