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Nuova, violenta scossa di terremoto alle 13.52 ad Arquata del Tronto, a una manciata di chilometri dalla zona epicentro del sisma della scorsa notte. Il terreno del campo sportivo dove è stato allestito il campo di primo soccorso ha letteralmente sobbalzato per qualche secondo scatenando il panico tra gli sfollati accorsi al centro di raccolta.

Intanto cresce il numero delle vittime. Incrociando i dati ufficiali con quanto hanno constatato dagli inviati dell'Ansa sul posto, i morti sono saliti a 63. In particolare, ad Amatrice (Rieti) sono almeno 35. Le salme sono state depositate in due cortili. Altri 11 morti si sono avuti ad Accumoli, sempre nel Reatino. Sono invece 17 le vittime portate nell'ospedale di Ascoli Piceno. Fra di loro, oltre alle persone morte ad Arquata e a Pescara del Tronto, c'è anche una bimba di Arquata del Tronto estratta viva dalle macerie ma deceduta in ospedale.

Il terremoto di oggi "è paragonabile, per intensità, a quello de L'Aquila", ha fatto notare il capo del Dipartimento Protezione Civile, Fabrizio Curcio. "Un terremoto di magnitudo 6.0 si porta dietro una coda di repliche sismiche sicuramente numerose, però non si può escludere che ci possano essere scosse paragonabili a quella principale", ha aggiunto Andrea Tertulliani, sismologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. "Stiamo parlando di un'area ad altissimo rischio. Ogni sequenza ha un suo comportamento particolare, però non possiamo escludere che finisca qui oppure che continui in altro modo", ha sottolineato Tertulliani.