Non sembra esserci pace per l'olio venduto in Italia. Sei persone sono indagate per i reati di frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazione di origine dei prodotti agroalimentari, in concorso fra loro. Sono questi i primi risultati di un'operazione svolta in Puglia dal Corpo Forestale dello Stato, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari: questa mattina sono state effettuate perquisizioni, ispezioni e sequestri di lotti, riconosciuti come falso olio extravergine d'oliva 100% italiano.
Gli uomini della Forestale hanno effettuato vari controlli su molte aziende avente sede a Fasano, Grumo, Appula e Monopoli, nonché su un laboratorio di certificazione. La maxifrode ha interessato circa 7.000 tonnellate di olio. I risultati delle analisi hanno accertato che l'olio, ottenuto mediante la miscelazione di oli presumibilmente extravergini provenienti anche da Siria, Turchia, Marocco e Tunisia, veniva venduto sul mercato nazionale e internazionale con la dicitura 100% italiano, provocando un danno al Made in Italy autentico. Le indagini proseguono e mirano ad accertare l'effettiva natura dell'olio extracomunitario e la sua genuinità.