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È stato condannato a 10 anni di reclusione l'omicida di Aldo Naro, ucciso la notte tra il 13 e il 14 febbraio scorso nella discoteca Goa di Palermo al culmine di una rissa. Il gup ha confermato l’impianto accusatorio per Andrea Balsano, il 17enne dello Zen che quella sera faceva il buttafuori abusivo: il minore colpì mortalmente con un calcio il giovane medico di San Cataldo, per questo è stato condannato con l'accusa – pesantissima – di omicidio volontario al termine del processo con il rito abbreviato.

I pubblici ministeri Caterina Bartolozzi e Maria Grazia Puliatti avevano chiesto per il giovane dello Zen 21 anni di carcere. L’accusa, almeno inizialmente, era di omicidio preterintenzionale. La richiesta di pena era scontata di un terzo per via del rito abbreviato. Il processo si è svolto a porte chiuse e la sentenza dal giudice Salvatore Caponetto ha tenuto conto delle attenuanti, tra cui la minore età, riducendo così la pena a 10 anni.

Nino Caleca, avvocato della famiglia Naro, spiega: "Questo è il primo tassello di una verità ancora da ricostruire. Ci costituiremo parte civile per ciò che riguarda le altre persone coinvolte per rissa e favoreggiamento". Contrariato, manco a dirlo, il legale dell'imputato: "Questa sentenza – spiega Maurizio Di Marco – scrive una nuova pagina della giurisprudenza italiana. È in assoluto il primo caso in cui, al termine di una rissa senza armi, un soggetto viene condannato per omicidio volontario".