Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Nello storico quartiere dell’Albergheria di Palermo si trova l’oratorio del Carminello. Detto anche del Carmine Minore, fu costruito intorno al 1690 per volere della compagnia della Madonna del Carmelo.

La sua costruzione fu possibile grazie ai cospicui finanziamenti di alcuni aristocratici palermitani e subito divenne popolare col nome di Carminello, per meglio distinguerlo dalle altre confraternite del capoluogo siciliano dedicate alla Madonna del Carmine.Nei pressi dell’edificio si trovava la chiesa di San Nicola di Bari (distrutta da un bombardamento nel 1875), comunicante con l’oratorio attraverso passaggi e porte ormai murate.

Per secoli l’oratorio è stato gestito dai frati carmelitani che vi si riunivano in preghiera. Nel 1915 la gestione dell’oratorio passò invece nelle mani della Confraternita di Maria Santissima del Rosario al Carminello.

LEGGI ANCHE: Ecco chi sono i Bianchi di Palermo

Ciò è confermato dalla cripta sottostante, utilizzata come cimitero esclusivamente per gli appartenenti alla confraternita stessa. Numerosi i restauri e i consolidamenti dell’edificio (l’ultimo a cura della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Palermo) che, dopo esser rimasto chiuso per anni, è stato restituito al culto.

Cosa vedere nell’Oratorio del Carminello

L’oratorio ha forma rettangolare, con il portone d’ingresso posto su uno dei lati corti. Sia le pareti laterali che la controfacciata sono totalmente decorate con rilievi in stucco. In particolare, qui si trovano tondi prospettici che raffigurano la Natività e il Riposo durante la fuga in Egitto. Risalgono ai primi anni del Settecento e se in passato li si attribuiva a Giacomo Serpotta, oggi si è più propensi a ritenerli opera del figlio Procopio.

Accostate ai tondi e sopra la cornice che sormontava il luogo dove un tempo sedevano i superiori della compagnia, vi sono due statue allegoriche. Si tratta della Mansuetudine e della Compassione. La volta è invece dipinta semplicemente di bianco; lo stesso colore che predomina all’interno dell’intero oratorio. Nel presbiterio, decorato con stucchi dorati, è possibile ammirare l’altare marmoreo e le colonne tortili.

Tutte le foto sono di M.M. Spina – Fonte: Pagina Facebook Sicilia

Attraverso una botola posta nel pavimento davanti al portone, a delle scale e ad un corridoio si accede alla cripta. Essa è suddivisa in tre ambienti: il primo è una stanza dove venivano preparati i corpi dei confratelli defunti; poi vi è il sottostante colatoio; e infine una stanza con 32 loculi per le sepolture decorati con piastrelle maiolicate. Lungo il corridoio e intorno ai loculi stessi vi sono decorazioni in pittura, per lo più si tratta di motivi floreali. Sul soffitto è inoltre dipinto lo stemma della Confraternita.

All’interno dell’oratorio si trova anche la vara con una statua lignea della Madonna del Rosario e una di san Domenico in cartapesta. Da segnalare anche una tela tardo-settecentesca raffigurante la Madonna del Rosario e statue di Santi poste all’interno di nicchie. Ciò che infine colpisce di quest’Oratorio, tra le altre cose, è l’evidente differenza tra la ricchezza delle decorazioni in stucco all’interno e un aspetto esterno decisamente più semplice.

Articoli correlati