Con la sua esibizione al Festival di Sanremo, il pianista di 6 anni Alessandro Gervasi è entrato nella storia, diventando il musicista più giovane ad aver suonato sul palco del Teatro Ariston. Il suo grande talento è legato a una capacità chiamata “orecchio assoluto”: non tutti sanno di cosa si tratta, quindi vogliamo comprenderla meglio.
Alessandro Gervasi talento del piano
Alessandro Gervasi è nato a Buseto Palizzolo, in provincia di Trapani e, grazie alle sue straordinarie capacità, è approdato al mondo della tv e dello spettacolo: è lui a interpretare il giovanissimo Peppino di Capri (pseudonimo di Giuseppe Faiella) nella fiction di Rai1 dedicata al cantante. E proprio le note di “Champagne”, celeberrimo brano, sono state suonate dal piccolo pianista siciliano a Sanremo.
Il talento di Alessandro è emerso grazie alla passione per la musica del papà, che gli ha regalato una tastiera giocattolo quando aveva appena tre anni. La curiosità intorno al bimbo è tanta, soprattutto in relazione al suo orecchio assoluto, una capacità che è stata a lungo studiata. Fino a qualche tempo fa si riteneva che fosse possibile svilupparlo solo in una ristretta finestra temporale durante l’infanzia e solo negli individui con un determinato corredo genetico. Oggi, però, la ricerca ha dimostrato che, con il giusto allenamento è possibile riaprire quella finestra e acquisire l’orecchio assoluto anche in età adulta.
Cos’è l’orecchio assoluto?
Conosciuto anche come “orecchio perfetto”, l’orecchio assoluto è la capacità di identificare una nota suonata da uno strumento musicale senza i riferimenti di altre note. Chi lo possiede riesce a capire quale nota è stata suonata, ad esempio, in una tastiera che non vede, quindi senza avere toni di riferimento. Inoltre, è in grado di replicare le note ascoltate, distinguerle all’interno di determinati accordi e determinare le note di suoni provenienti dall’ambiente circostante. È per questo che sa suonare intere melodie senza spartiti o altre guide, ma basandosi solo sulla capacità di ascolto. L’orecchio perfetto può anche riferirsi alla capacità di eseguire una determinata nota col canto. Esiste anche l’orecchio relativo, che identifica le note, ma solo se messe in relazione con altre.

Come spiegato dall’Università di Chicago: “Sia le persone con orecchio assoluto che quelle con orecchio relativo possono spesso suonare la musica ”a orecchio”, ovvero riprodurre una canzone solo ascoltandola. Tuttavia, coloro che hanno orecchio assoluto possono sempre dire se una canzone è stata trasposta in un’altra tonalità rispetto alla sua registrazione originale, mentre coloro che hanno orecchio relativo potrebbero non avere questa capacità”.
Orecchio assoluto, quante persone ce l’hanno?
Secondo lo studio “Absolute pitch: Myths, evidence and relevance to music education and performance“, condotto da scienziati dello University College di Londra fino al 4 percento degli studenti di musica possiede l’orecchio assoluto. Anche persone comuni non musiciste possono avere questa capacità. Secondo l’Università di Chicago non sarebbe né un’abilità intrinseca né immutabile, dato che i musicisti con orecchio perfetto possono essere “ingannati” riaccordando gli strumenti musicali.
Secondo gli esperti, inoltre, “c’è variabilità nella capacità delle persone di identificare le note a orecchio, sia con che senza allenamento, che potrebbe essere dovuta a differenze ambientali, genetiche o neurologiche, come la memoria di lavoro uditiva e la risposta di frequenza successiva”. Per il professor Howard Nusbaum, a lungo studioso di questo argomento, sia avere l’orecchio assoluto che la capacità di acquisirlo risiedono in una combinazione di fattori diversi:
- formazione musicale ed esposizione alla musica sin dall’infanzia (può essere d’aiuto, ad esempio, avere accesso a strumenti musicali fin da piccoli);
- capacità di memoria di lavoro uditiva e attenzione percettiva.
Molti musicisti e cantanti famosi hanno questa caratteristica. Tra loro Mozart e Beethoven, ma anche Freddie Mercury, Stevie Wonder, Elvis Presley e Michael Jackson e Mariah Carey.