Chiuso da sette anni. Un’eternità. Sono lontani i tempi in cui ospitava concerti – da Giorgia a Venditti, da Jovanotti a Max Pezzali fino a Gianna Nannini – gare sportive ed eventi culturali. Quella del Palasport, il palazzetto dello Sport di Fondo Patti è una storia triste, triste come il suo aspetto ormai deturpato dai vistosi segni del degrado. Realizzato su progetto di Manfredi Nicoletti, l’impianto da 6 mila posti fu inaugurato il 3 ottobre del 1999.
Nel corso degli anni successivi alla sua nascita ha subìto danni consistenti a causa di vento e infiltrazioni d’acqua, ma soprattutto ha dovuto fare i conti con la disattenzione delle amministrazioni comunali che lo ha lasciato privo di manutenzione. Poi una tempesta ha messo fine alla struttura pesantemente colpita.
Via via i fondi comunali sono diventati sempre meno, fino ad esaurirsi del tutto e la struttura è diventata prima un deposito e poi è caduta nel dimenticaio. Lo scorso anno la giunta comunale ha predisposto un piano di recupero stanziando tre milioni e duecento mila euro. Ora l’amministrazione comunale vuole ripristinare la struttura e avviare il recupero di concerto con il Coni; il neo presidente del Coni regionale Sergio D'Antoni ha previsto la rimessa a norma dell’intera costruzione ed è stato stilato il cronoprogramma per il recupero del palazzetto.
Approvato il nuovo progetto del palazzetto che prevede una capienza di cinquemila posti in una versione multifunzionale: non solo spor ma anche concerti e manifestazioni. Bisognerà aspettare – salvo complicazioni – l’anno prossimo per vedere il Palasport di nuovo operativo: la struttura avrà al suo interno nuovi impianti da dare in concessione alle federazioni sportive competenti.
