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aereoNuovi voli intercontinentali diretti verso la Cina e il Medioriente, accelerazione dei cantieri, trattative per l’apertura di nuove basi aree a Punta Raisi dopo quelle gia’ avvenute con Volotea e Ryanair e quelle ufficializzate di recente con AirOne e Vueling. Nel corso di un forum nella redazione dell’agenzia ITALPRESS, Fabio Giambrone, presidente della Gesap, la societa’ che gestisce l’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo, sintetizza cosi’ i progetti a breve termine per Punta Raisi. Lo fa in un momento in cui la Gesap e’ finita nell’occhio del ciclone tra inchieste giudiziarie, polemiche sui compensi dei dirigenti e una privatizzazione che stenta a decollare. CINESI E ARABI. “Anche se in questo periodo i titoli dei mass media si concentrano su altro, noi vogliamo concentrarci sul rilancio dello scalo palermitano – afferma -: l’apertura di nuove basi aree in primis, ma anche il dialogo con nuovi partner, a partire con il mondo arabo e la Cina, che intendono investire nel prossimo futuro nella nostra citta’. Entro il 2014 – anticipa Giambrone – ci saranno altre novita’, soprattutto per quanto concerne i collegamenti intercontinentali. Intendiamo accrescere costantemente le nostre rotte”. ”Ad aprile Vueling lancera’ la nuova rotta per Firenze – afferma il direttore commerciale di Gesap, Natale Chieppa, presente all’incontro -, a giugno quella per Roma. Sono inoltre gia’ in vendita i nuovi voli Air One per Londra Gatwick, Parigi Charles De Gaulle, Amsterdam, Berlino, Mosca e San Pietroburgo. A breve – conclude Chieppa – saranno inaugurate anche le rotte per Nizza con Easy Jet, per Tel Aviv con Volotea, per Zurigo con Swiss International e il raddoppio delle frequenze per New York con Meridiana”. Volotea, inoltre, quest’anno allarghera’ il suo network anche alla francese Strasburgo e all’isola greca di Mykonos. CANTIERI A TAPPE FORZATE. “Il 2014 sara’ un anno di svolta per le infrastrutture dell’aeroporto di Palermo – continua Giambrone -. Qualche giorno fa abbiamo consegnato il nuovo curb partenze con due nuove carreggiate. Inoltre abbiamo stilato una precisa programmazione sulle date di ultimazione dei cantieri ancora aperti, sulla quale mi assumo un preciso impegno personale”. Nei prossimi mesi si procedera’ a tappe forzate: a maggio verranno consegnate la nuova viabilita’ degli arrivi e la sorveglianza perimetrale (quest’ultima costata 2,1 milioni di euro), a settembre la centrale tecnologica (8,8 milioni), a dicembre gli impianti e le opere civili per la terza sala check-in (per un importo totale di 5.9 milioni) e la palazzina servizi, che liberera’ spazi all’interno dell’aerostazione sufficienti ad aumentare gli archi di sicurezza da 7 a 12. LE POLEMICHE SUI COMPENSI. Sulle polemiche relative alla questione degli appalti e agli stipendi dei manager il presidente Giambrone taglia corto: “La magistratura sta indagando e non mi esprimo sulle informazioni sottoposte a segreto istruttorio. Per quanto ci riguarda abbiamo offerto la massima collaborazione. Non mi pare, pero’, che si configurino i profili del reato sugli stipendi dei dirigenti. Forse sono stipendi alti – ammette Giambrone – ma se facciamo un discorso sul sistema generale sono tra i piu’ bassi sia rispetto ad altri aeroporti, anche di minore portata, sia rispetto ai dirigenti di altri settori pubblici, a partire dalla pubblica amministrazione o dalle partecipate. Se si vuole far capire che il problema e’ solo Gesap si scade nella demagogia. Senza contare che ho assunto la carica di presidente solo da pochi mesi e questi contratti me li sono ritrovati gia’ cosi’. Chi e’ a conoscenza di zone d’ombra porti le carte in Procura come abbiamo fatto noi”. Mercoledi’ ci sara’ l’audizione in commissione regionale Antimafia: “Sono disponibile a confrontarmi con tutta l’Assemblea Regionale. E’ solo un bene che si voglia parlare di Gesap”, ribadisce Giambrone. ”Questo scontro – continua – sta assumendo dei connotati politici che non mi piacciono: l’aeroporto non e’ di qualcuno, e’ del territorio, della Sicilia. Penso alla privatizzazione: a luglio la Provincia si era presa l’impegno di ricapitalizzare, dopo l’estate si e’ tirata indietro bloccando l’operazione, a differenza di Comune e Camera di Commercio che hanno correttamente rispettato la parola data. In ballo non c’e’ solo il bando per l’advisor ma anche la concessione Enac”. Giambrone pero’ esclude che dietro la bufera Gesap si possa nascondere un retroscena campanilistico mosso da chi vorrebbe far pendere la bilancia dalla parte dello scalo Fontanarossa di Catania: “Vorrei uscire da queste logiche – commenta -, non mi appartengono. Un efficace sistema di collegamento fra i tre principali scali siciliani puo’ fare solo il bene della Sicilia”. La privatizzazione coinvolgera’ per un 80% anche la societa’ di handling Gh, e i sindacati, preoccupati per la tutela dei livelli occupazionali, minacciano lo sciopero: “Non c’e’ alcun rischio esuberi, l’ho gia’ detto e lo ribadisco. La mia stanza e’ sempre aperta ai lavoratori”, risponde il manager. E su una possibile sinergia con Trapani Birgi l’ex senatore e’ possibilista: “Non lo escludo ma intanto dobbiamo insistere sullo sviluppo dell’aeroporto, che deve diventare forte, autonomo, aperto al Mediterraneo e al mondo. Gia’ molto e’ stato fatto – conclude – perche’ siamo con il ‘segno piu” su tante voci che prima erano negative”.

Ilaria Calabrò