Il regolamento di esecuzione 2023/25 della Commissione Europea ha ammesso l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) quale nuovo alimento. I panificatori siciliani però non sono d’accordo a tale provvedimento.
I panificatori siciliani dicono no alla farina d’insetti
L’Associazione Italiana Panificatori Assipan Confcommercio esprime la propria “convinta contrarietà all’utilizzo di polvere di grillo domestico nella produzione del pane artigianale e dei prodotti da forno. Pur comprendendo i processi di globalizzazione e le collegate evoluzioni gastronomiche Assipan Confcommercio ritiene che sia necessario tutelare il buon pane fresco artigianale italiano ricco di storia e tradizione”. In aggiunta sostiene che “La tutela delle eccellenze gastronomiche italiane è fondamentale per la sopravvivenza delle imprese del settore alimentare” dicono.
Pane solo con grano, acqua e lievito
L’opposizione dei panificatori siciliani, inoltre, trova supporto nella normativa vigente in materia di panificazione : “In ottemperanza alla normativa vigente, in considerazione dell’articolo 14 della legge 4 luglio 1967 numero 580, il pane deve essere prodotto esclusivamente con sfarinati di grano, acqua e lievito con o senza aggiunta di sale comune. Sebbene, successivamente, il regolamento di cui al D.P.R. 502/1998 consenta l’aggiunta di ulteriori ingredienti nella produzione del pane, la denominazione di vendita deve essere completata dalla menzione dell’ingrediente utilizzato e, nel caso di più ingredienti, di quello o di quelli caratterizzanti” aggiungono.
I panificatori pronti alla battaglia
Al di là degli aspetti normativi, Assipan Confcommercio ritiene, inoltre, che vi sia ormai da anni il sospetto di un graduale attacco da parte di potentati economici esteri alle eccellenze gastronomiche italiane. In gioco quindi non vi è solo la tutela del pane italiano, bensì la sopravvivenza delle migliaia d’imprese di tutte le filiere alimentari nazionali. Per questo Assipan Confcommercio “si impegnerà nella difesa del buon pane fresco e dei prodotti da forno artigianali, espressione della millenaria cultura gastronomica del nostro Paese”.
Enzo Gaziano, Presidente provinciale di ASSIPAN Agrigento: “Occorre fare chiarezza”
“Per garantire al consumatore il diritto di compiere una scelta oculata rispetto ad una qualità rilevante del prodotto pane che si accinge ad acquistare, – dichiara Enzo Gaziano, Presidente provinciale di ASSIPAN Agrigento – serve avere la garanzia che venga eliminato ogni singolo fattore che possa ingenerare confusione tra prodotti sostanzialmente disomogenei, come ad esempio, fra il pane fresco e il pane precotto/conservato”. Assipan Confcommercio, aldilà degli aspetti normativi, ritiene che vi sia ormai da anni il sospetto di un graduale attacco da parte di potentati economici esteri alle eccellenze gastronomiche italiane.
Giacomo Zimbardo, vice presidente nazionale di ASSIPAN: “La dieta mediterranea va tutelata “
“Nella consapevolezza che difficilmente la farina di grillo intaccherà la tradizione mediterranea – dichiara Giacomo Zimbardo, vice presidente nazionale di ASSIPAN – non escludo però il pericolo, con eventuali risvolti, anche, per il nostro export, e per ridurre a zero ogni rischio suggerisco di inculcare l’importanza della dieta mediterranea e dall’arte panaria siciliana, a cominciare dai nostri grani antichi. Solo così, se in passato, quantomeno nel Mezzogiorno, abbiamo stravinto la battaglia contro il pane precotto, in un lontano futuro eviteremo di ritrovarci a tavola filoni o pizza prodotti con polvere di insetti essiccati”.