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Paolo Villaggio, 84 anni, è al centro dell'attenzione per lo sfogo della figlia Elisabetta: su Facebook ha scritto che il mondo del cinema ha abbandonato suo padre: "Non starà al meglio, certo, ma il cinema italiano lo ha abbandonato, invece mio padre c'è". Ma l'attore pare non aver apprezzato il gesto e in un'intervista a "Il Messaggero" risponde così: "Sono appena tornato da una passeggiata, cosa ha detto esattamente mia figlia?".

Paolo Villaggio ha ammesso che del cinema gli manca tutto: "Come fa a non mancarmi? Ho esordito quasi 50 anni fa. Mi manca ovviamente moltissimo. Se non si offende nessuno, è come vivere senza braccia". E quando gli viene chiesto se trova ingiusto il fatto che non lo chiamino più per recitare una parte, risponde convinto: "Non lo penso e non ho nessuna voglia di lamentarmi. È così noioso, il lamento. Così deprimente. Così inutile. La vita ha i suoi tempi e così anche il cinema. Non sono ancora morto".

Il mitico interprete di Fantozzi ha poi ricordato i bei momenti trascorsi con Fabrizio De André: "Mi salva l'ironia. Mi salva la ferocia. Mi salva il cinismo. Doti che mi aiutavano ai tempi in cui lavoravo sulle navi da crociera con De André e che mi salvano ancora oggi. Intrattenevamo il pubblico. Alle prime parole di Fabrizio, ai primi versi, tutti si toccavano vigorosamente le palle".