In Sicilia, a pochi chilometri dal centro di Marsala, in contrada Sant’Anna, c’è una città sotterranea scavata nella roccia, conosciuta come il “Parco delle Cave”.
Situato a 30 metri al di sotto del livello della strada e della campagna, questo luogo suggestivo e sommerso, che sorge dalle vecchie cave usate un tempo per l’estrazione della calcarenite, affascina subito i suoi visitatori per il suo paesaggio arido e brullo, fatto da alti canyon, gole profonde, gallerie e ipogei.
Il Parco è risorto dalle sue ceneri grazie al paziente lavoro di Leonardo Foderà e Annamaria Ottoveggio, due imprenditori agricoli che circa 18 anni fa hanno acquistato il grande lotto di terreno, rendendo visitabili le cave ipogee ormai in disuso, testimoni di un passato industriale ormai da molti dimenticato.
I turisti sono così accompagnati in un tour guidato di un’ora e mezza alla scoperta di questa città nascosta scavata dall’uomo a una profondità di circa 25-30 metri al piano di campagna e degli antichi sistemi di estrazione e di lavorazione dei “cantunari”.
Una passeggiata affascinante a metà strada tra storia e natura, in un luogo unico e senza tempo, che in questi anni ha ospitato anche eventi culturali, rappresentazioni teatrali e workshop sull’arte contemporanea, attirando visitatori da tutto il mondo.
Il Parco delle Cave è l’esempio lampante di come si possa, con un paziente lavoro di bonifica, dare nuova vita a una vecchia discarica abbandonata, trasformandola in un vero e proprio gioiello, che con le sue dune, con la sua “sciara” (la vegetazione spontanea), i suoi giochi di luci e ombre e la sua atmosfera desertica ricorda i panorami mozzafiato dell’Arizona. Dentro il sito è possibile anche scoprire i resti fossili, testimoni di un passato geologico lontano.
Il sito è visitabile il martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 13. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 333 449 6861 o scrivere all’indirizzo parcocavemarsala@libero.it.
Foto di Annamaria Ottoveggio