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C’era una volta, e c’è ancora, una suggestiva necropoli scavata nella roccia, a strapiombo sui canyon e circondata da una natura straordinaria. Per vederla non bisogna andare in Colorado, perché si trova in Sicilia, stiamo parlando della Necropoli di Pantalica, uno dei più antichi esempi di architettura funeraria rupestre, Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Necropoli di Pantalica, un Patrimonio dell’Umanità

Siamo nella Riserva Naturale Orientata Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande. Il contesto è spettacolare e unico nel suo genere: si trova in provincia di Siracusa, fra Cassaro, Ferla e Sortino. Un antico insediamento della prima metà del XIII secolo a.C.

La Necropoli di Pantalica, uno dei più antichi esempi di architettura funeraria rupestre, è la meta ideale per una visita che unisce cultura, natura e trekking. Il nome potrebbe derivare dal greco πάνταλίθος (cioè “luogo di pietre”) oppure dall’arabo “buntarigah” (“luogo di grotte”).

L’importanza della città di Siracusa

Siracusa, nella Sicilia sud-orientale, è stata una città di fondamentale importanza nella storia della civiltà mediterranea. Sorse nell’VIII secolo a.C. su iniziativa di coloni greci, sulla piccola isola di Ortigia.

Secondo Cicerone era “la più grande e la più bella città greca”. Successivamente si svilupparono altri quattro quartieri: Acradina, Tychè, Neàpoli ed Epipoli. Per questo motivo ebbe anche il nome di “Pentapoli” e divenne una metropoli di primo piano sulla scena del Mediterraneo antico.

Molti edifici e strutture architettoniche ben preservate testimoniano chiaramente le dominazioni dei Romani, Bizantini, Barbari, Arabi e Normanni che si sono succedute nel tempo a Siracusa e il continuo sviluppo della città nei secoli, ma al tempo stesso danno conto della straordinaria importanza che Siracusa ha rivestito per quasi tre millenni nell’area mediterranea.

Del sito patrimonio mondiale che include le meraviglie di Siracusa, fa parte anche la Necropoli rupestre di Pantalica, a 40 chilometri dalla città, che contiene oltre 5mila tombe scavate nella roccia e risalenti al periodo tra il XIII e l’VII secolo a.C.

Cosa vedere nella Necropoli di Pantalica

Dal ritrovamento di una costruzione megalitica, l’Anaktoron, o Palazzo del Principe, e si è ipotizzato che fosse uno stato indigeno, espressione della civiltà sicula precedente alla colonizzazione greca. Con la crescente influenza di Siracusa, l’insediamento e la necropoli  vennero abbandonati.

Durante la dominazione bizantina, il sistema della necropoli venne ripopolato e sfruttato per formare dei villaggi rupestri. Alcune delle tombe furono ampliate e divennero abitazioni, altre trasformate in chiesa od oratorio. In seguito, l’area di Pantalica ritornò ad essere disabitata.

Il sito archeologico è raggiungibile dalla strada interna che dai Monti Iblei scende verso il Golfo di Siracusa. Si affaccia sui profondi canyon scavati nella roccia calcarea dai fiumi Anapo e Calcinara e comprende cinque grandi necropoli con le caratteristiche tombe “a grotticella artificiale”.

A realizzarle furono i Siculi tra il XII e l’VIII secolo a.C. Qui sono stati rinvenuti numerosi reperti risalenti al Paleolitico e al Neolitico conservati nel Museo Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.

Come arrivare

L’accesso è possibile sia da Sortino che da Ferla. Quest’ultimo è quello consigliato perché meno difficoltoso e di maggiore interesse. A pochi chilometri dal paese c’è la cosiddetta “Sella di Filiporto“, antico accesso alla città con i resti della trincea di fortificazione. Un cartello segnala i vari itinerari.

Percorrendo il sentiero si raggiungono la Necropoli di Filiporto, con splendidi scorci sulla sottostante gola dell’Anapo, e il villaggio bizantino con le abitazioni rupestri ed il piccolo Oratorio di San Micidiario. A poca distanza si trovano le tracce del mitico regno di Hyblone, con i resti dell’Anaktoron, o Palazzo del Principe, di cui sono visibili le fondamenta in blocchi di pietra megalitici che ricordano le coeve costruzioni micenee.

Si osservano anche la Necropoli Nord-Ovest e la Necropoli della Cavetta, il sentiero in discesa con vista panoramica sulla gola del Calcinara da cui è possibile ammirare la Necropoli Nord, la più scenografica ed antica del sito.

Sull’antico tracciato della ferrovia si incontrano l’Oratorio del Crocifisso e la Grotta dei Pipistrelli. La Necropoli di Pantalica è un angolo di Sicilia speciale e suggestivo. Un luogo unico al mondo, che bisogna davvero conoscere.

Foto: Pietro ColumbaLicenza.

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