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Attenzione alla patata tossica! Un monito che, detto così, può anche generare ilarità, ma la faccenda è seria. Lungi dalla goliardia, questo articolo di Coltura&Cultura mette in guardia dalle possibili sostanze tossiche presenti nel tubero più diffuso al mondo. E sapete qual è la panacea di ogni potenziale problema? Tenerla al buio. Così siamo sicuri di dire addio al pericolo di patata tossica.

Le patate esposte alla luce, infatti, dopo alcuni giorni iniziano a produrre germogli e radici, oltre ad alcuni glicoalcaloidi come la solanina, composti tossici che la pianta usa per difendersi da insetti e funghi. In realtà la solanina è presente normalmente nella buccia, in particolare solo nel primo millimetro. Quando la patata germoglia, invece, si trova anche all'interno del tubero.

Ecco perché si consiglia di consumare la patata cotta, anche se neppure la cottura elimina completamente la solanina; stesso discorso per il trattamento con raggi gamma effettuato prima del commercio per inibire il germogliamento. Per quanto non rimanga alcuna traccia di questo trattamento, infatti, è comunque meglio conservare le patate al buio e non consumare quelle che hanno già germogli o sembrano mollicce.

E non è nemmeno la prima volta che la patata rientra nel novero dei cibi potenzialmente pericolosi: alcuni comportamenti sbagliati, difatti, possono essere pericolosi, come vi abbiamo raccontato in questo articolo.