Rarissimo incontro nel mare delle Isole Eolie per il team dell’associazione Filicudi Wild Conservation, che ha avvistato un esemplare di pesce nastro. Questa specie può raggiungere i 3 metri di lunghezza e, solitamente, vive nelle profondità marine. È stato possibile grazie alla presenza massiccia di macro-plancton, portata sotto costa dalle forti correnti di vento di scirocco. I giovani, come quello avvistato in Sicilia, hanno lunghi raggi che ricordano i tentacoli di una medusa. In questo caso, comunque, l’esemplare era lungo 10 centimetri e si trovava quasi in superficie. L’incontro arriva a pochi giorni di distanza dalla notizia della triglia “aliena” pescata a Lampedusa.
Non è la prima volta che si segnala la presenza del pesce nastro (Trachipterus Trachypterus) nei nostri mari. Qualche anno fa, infatti, ne era stato avvistato uno a Selinunte (ne avevamo parlato qui) e in quell’occasione erano sorti non pochi interrogativi. Il pesce si trovava sul tratto di costa vicino all’Acropoli, trovato morto da un bagnante sulla spiaggia di Marinella. Dato che, però, la specie vive nelle profondità del mare, è raro vederlo spiaggiato e, come nel caso di Selinunte, anche intatto.
I pesci nastro sono presenti sia nel Mar Mediterraneo occidentale che nell’Atlantico orientale. Presentano un corpo allungato, molto compresso ai fianchi, con muso schiacciato, fronte alta e lunga pinna dorsale, della quale i primi raggi sono più sviluppati. Le pinne pettorali sono piccole, così come le ventrali, alte e lunghe. La pinna anale è al vertice della coda, dove spunta anche una strana pinna caudale, rivolta verso l’alto.
La livrea è semplice, con un fondo grigio con riflessi argentei, pinne rosate. La pinna caudale, semitrasparente, è molto simile ad un ventaglio e normalmente mantenuta eretta. Le pinne ventrali hanno 5 raggi. Raggiunge una lunghezza massima di 3 metri. Pare che gli esemplari più giovani di questa specie riescano a imitare le meduse (mimetismo batesiano) al fine di scoraggiare i predatori ad attaccarli