È ufficiale: Poggioreale è stata proclamata Città del Formaggio 2025, un riconoscimento conferito dall’Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio (ONAF). Il titolo sancisce l’eccellenza del piccolo centro della Valle del Belìce nel panorama lattiero-caseario nazionale, premiando la sua identità produttiva, radicata nella storia pastorale del territorio.
Con questo titolo, Poggioreale entra nel ristretto gruppo di comuni italiani celebrati per l’alto valore qualitativo delle produzioni casearie. Un successo che valorizza non solo il prodotto, ma anche le comunità locali, il paesaggio e le tradizioni agricole e gastronomiche della Sicilia interna.
Un festival per raccontare l’eccellenza di Poggioreale
Dal 2 al 4 maggio, Poggioreale ospiterà il Festival del Formaggio della Valle del Belìce, un evento che si preannuncia centrale nel calendario enogastronomico siciliano. Tre giorni di incontri, degustazioni, laboratori, cooking show e attività all’aria aperta, tutti pensati per celebrare le denominazioni d’origine protetta (DOP) del territorio.
L’appuntamento sarà l’occasione per promuovere una cultura del cibo che intreccia qualità artigianale e sviluppo sostenibile, ma anche per rilanciare l’immagine di un’area che ha molto da raccontare, sotto il profilo produttivo, storico e paesaggistico.
Ritorna il Trinacria D’Oro
Nel programma spicca la tredicesima edizione del Trinacria d’Oro, il più longevo concorso caseario regionale organizzato da ONAF, che premierà il miglior pecorino siciliano DOP. Un appuntamento atteso da produttori e appassionati, che accende i riflettori sulla qualità del lavoro artigianale siciliano.
«Durante il festival, troverà spazio il concorso Trinacria d’Oro, che designerà il miglior pecorino siciliano DOP – ha dichiarato Pietro Carlo Adami, presidente nazionale ONAF – Vorrei ringraziare l’ex sindaco Lorenzo Pagliaroli, maestro assaggiatore ONAF e produttore di formaggi, per tutta la logistica».
Il festival prevede sette laboratori tematici, con caseificazioni dal vivo, degustazioni guidate, seminari, workshop e escursioni alla scoperta del paesaggio e delle produzioni locali. Ampio spazio sarà dedicato anche alla musica e alle tradizioni popolari, con un programma che coinvolge tutto il borgo.
Un’occasione unica per raccontare e vivere il valore della filiera corta e dell’identità gastronomica della Valle del Belìce, attraverso l’esperienza diretta con i casari, gli allevatori e i protagonisti del territorio.
«Da quest’anno il nome di Poggioreale sarà al fianco di altri 42 comuni come Enna, Gorgonzola, Asiago, Bergamo, Novara e Roma» – ha affermato con orgoglio il sindaco Carmelo Palermo – «ONAF, con questa decisione, ha riconosciuto l’importante lavoro degli allevatori che ancora oggi resistono nella Valle del Belìce, dei curatoli, degni discendenti dei nostri antichi pastori casari, che ogni giorno, oltre ad accudire il bestiame, ne trasformano il latte in eccellenze casearie come la Vastedda della Valle del Belìce DOP, il Pecorino Siciliano DOP e, da qualche anno, i formaggi e le mozzarelle di latte di bufala di Poggioreale».
A proposito di Poggioreale
Poggioreale si trova in provincia di Trapani, nel cuore della Valle del Belìce, un’area nota per la bellezza dei suoi paesaggi collinari e per la forza della sua rinascita dopo il terremoto del 1968. Il nuovo centro abitato è stato ricostruito non lontano dalle rovine del vecchio borgo, oggi visitabile come “città fantasma”, meta di crescente interesse turistico e culturale.
Il comune è facilmente raggiungibile in auto dalle principali città siciliane. L’evento di maggio rappresenta un’occasione ideale per scoprirne la tradizione casearia, la cultura agricola e l’accoglienza autentica di una Sicilia meno conosciuta, ma straordinariamente ricca di storie da raccontare. Foto: Depositphotos.com.