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Poste Italiane snobba clamorosamente la Sicilia. In barba a popolazione e grandezza, Palermo, quinta città d'Italia, non si è vista riconoscere lo status di "città metropolitana", che alla luce del nuovo piano di recapito consentirebbe la consegna di lettere e raccomandate con cadenza giornaliera. Come spiega nel dettaglio il sito LiveSicilia

Dal 1 ottobre sono entrate in vigore le nuove tariffe di Poste Italiane; parallelamente, è scattata la sperimentazione del nuovo sistema di consegna a giorni alterni che, in una prima fase, interesserà alcuni comuni del Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte. La decisione è arrivata in vista della quotazione in borsa di Poste Italiane.

La Sicilia dovrebbe varare il nuovo corso a partire dal prossimo febbraio. Le nove città privilegiate con il servizio di recapito giornalieri e pomeridiano sono le seguenti: Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari. Per Poste italiane l’Italia finisce in Puglia.

Solo in alcune località, tra cui Palermo che non è considerata città metropolitana, partirà la sperimentazione della consegna della posta a giorni alterni. Il recapito sarà organizzato su base bisettimanale, dal lunedì al venerdì. Per la precisione, Poste ha fatto sapere di aver organizzato una “diversificazione dei modelli di recapito in funzione delle specifiche esigenze di business, delle caratteristiche orografiche del territorio e della densità dei flussi logistici”.

Per le aree di recapito sono state individuate tre diverse aree: Aree metropolitane (in cui non rientra Palermo), capoluoghi di provincia e aree extraurbane non regolate (in cui rientra Palermo) dove il servizio di recapito sarà svolto a giorni alterni. Infine le aree extraurbane regolate che includono circa 5300 comuni in cui il recapito sarà eseguito anche qui a giorni alterni e non è previsto il supporto del servizio pomeridiano. In altre parole, la zona di pertinenza di ogni portalettere sarà divisa in due.

Lo stesso portalettere, quindi, servirà un giorno la zona A e il giorno dopo la zona B. La corrispondenza nazionale verso la Sicilia si muoverà solo attraverso un aereo postale che atterrerà non più sia a Palermo sia a Catania, ma solo nel capoluogo etneo dove verrà smistata e inviata tramite furgoni a Palermo. Una novità dettata da un’esigenza di abbattimento dei costi ma che fa presumere un ritardo nell’arrivo della corrispondenza nelle case dei palermitani rispetto al modello sin qui utilizzato.