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Prima uscita pubblica di Romano Prodi dopo la scomparsa improvvisa della moglie Flavia.

L’ex premier ha deciso, infatti, di mantenere il suo impegno alla Summer school di politica e storia, organizzata a Favignana dall’Università di Palermo. Durante il suo intervento, come raccontato da Repubblica, il politico 83enne ha spiegato il motivo di questa decisione, dicendo: “Ne avrebbe piacere, ne avrà piacere”. La sua voce si è spezzata leggermente mentre parlava, ma il pubblico ha risposto con un applauso sincero.

“Bisogna porre fine alla guerra”

L’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea ha affrontato alcune questioni cruciali del momento, dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, temi caldi dell’agenda politica italiana e internazionale: “Bisogna porre fine a questa orrenda guerra – ha detto Prodi – Ciò potrà avvenire solo se ci sarà un accordo tra gli Stati Uniti e la Cina”.

Un’eventualità che, secondo l’ex premier, richiederebbe un rinnovamento della politica europea, con il superamento dei nazionalismi, “per costituire in qualche modo un bilanciamento tra queste due forze”. Uno scenario, comunque, in cui il Mediterraneo, “può tornare a svolgere un ruolo decisivo”.

“Occorre puntare su giovani e università”

“Bisogna puntare – ha proseguito Prodi – sui giovani e sull’università. Se noi facessimo, come ho proposto, trenta università miste ugualitarie, con una sede al sud e una al nord, tanti studenti del sud e del nord, tanti professori del sud e del nord, tanti anni di studio al sud e al nord, porremmo le basi per un cambiamento radicale. Quando abbiamo cinquecentomila ragazzi che hanno studiato assieme, il Mediterraneo ritorna a essere un mare di pace e il Mezzogiorno italiano, e soprattutto la Sicilia, non hanno più di fronte a loro il niente, ma qualcosa che li aiuta per lo sviluppo”.

La Summer School proseguirà fino a sabato, 1 luglio, con interventi di docenti ed esperti chiamati a confrontarsi sui principali temi di geopolitica.