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RAGUSA –  Un bimbo sarebbe stato gettato in mare dopo essere nato prematuro, su di un barcone di immigrati. La donna eritrea che lo ha partorito, era salpata sul barcone con il pancione, a 7 mesi di gravidanza, senza marito.

Per via delle condizioni di viaggio  (non si è ancora compresa la dinamica dei fatti e la Procura ha aperto una inchiesta) non si è ancora stabilito se la donna abbia avuto delle minacce di aborto oppure se semplicemente il bimbo doveva nascere prematuro. Così a sette mesi e sul barcone, alla donna, le si sono rotte le acque, dando alla luce, un bambino apparentemente morto.

Come raccontato alla Polizia, la donna attualmente ricoverata nel reparto di ginecologia all’Ospedale di Ragusa, ha tentato più volte di rianimare il piccolo cercando di fargli prendere il latte dal seno, senza nessun risultato.

La donna a seguito dello choc subito, non ricorda altro, se non il vano tentativo di rianimare il bambino e i suoi repentini svenimenti. Al risveglio definitivo, pare che la donna non abbia più trovato il bimbo gettato in mare dagli altri connazionali.