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01Era riuscito a sfuggire all’arresto ma ieri, Nicola Longo di 36 anni, si era fermato al rione Cibali di Catania per fare un saluto alla sua famiglia, e lì è stato arrestato.

Longo era già noto al commissariato di Nesima, per numerosi colpi messi a segno presso diversi istituti di credito in Sicilia e in giro per l’Italia. Diverse infatti le procure che lo conoscono e che gli hanno già comminato la pena (Prato, Trapani, Sciacca, Agrigento, Firenze e Palermo). Le Autorità ipotizzano che Longo possa far parte di un gruppo specializzato, difatti i procedimenti penali che pendono sul suo capo ammontano ad un totale di 18 anni di reclusione.

Longo era stato anche definito l’autore di una rapina commessa presso l’agenzia di Trentapiedi di Intesa San Paolo, a Erice Casa Santa, nel 2008. Furono i carabinieri di Trapani ad arrestarlo, nel novembre del 2012. Il rapinatore, giù pluripregiudicato, era riuscito a scappare con ben 8 mila euro circa in tasca, a bordo di una autovettura risultata poi rubata e guidata probabilmente da un complice.
Due anni prima, Longo venne arrestato per una serie di ulteriori reati, facenti sempre parte dello stesso genere: una rapina al Credito di Romagna a Cesena, nel settembre del 2012; il bottino, nella filiale a un passo dall’Arma dei carabinieri, ammontava a 27mila euro. Longo era stato già precedentemente identificato come l’autore di una rapina messa a segno poco prima a Prato, in Toscana. Di maggio invece, era stato il procedimento di custodia cautelare emesso dai carabinieri di Ribera, insieme al nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sciacca, che inchiodava Longo per un’altra rapina, questa volta commessa ai danni di un istituto di credito del Monte dei Paschi di Siena, presso il corso Umberto I di Ribera, in provincia di Agrigento. Il colpo fruttò, al malvivente e al suo complice, altri 7 mila euro.

Una volta scarcercato, Longo si è reso complice di ulteriori rapine ed era latitante fin da allora. Il rapinatore pendolare è oggi rinchiuso presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, a Catania; un pit-stop presso la famiglia, a salutare moglie e figli lo hanno tradito.

Ed è rinchiuso presso lo stesso carcere anche Giuliano Vinciguerra, di 18 anni. Era luglio quando lui e un suo amico minorenne vennero arrestati per aver messo a segno una rapina presso un distributore di carburante Eni, in contrada Gelso Bianco, sulla Tangenziale. I ragazzi sono stati colti in fragranza di reato e arrestati dopo una fuga, prima con una moto rubata il giorno prima poi a piedi, fino al quartiere periferico di Librino; il complice minorenne, incensurato, è stato condotto nel Centro di prima accoglienza di via Franchetti. Vinciguerra era già noto alle Autorità per reati contro il Patrimonio, e stava scontando una pena agli arresti domiciliari per furto aggravato in concorso, commesso in maggio ai danni della concessionaria Hobby Moto, di via Duca degli Abruzzi; Vinciguerra rubò, insieme a una banda di cinque amici, tre moto Honda che sono state restituite al proprietario.

 

Autore | Enrica Bartalotta

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