Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

01Persone&Media (di Silvio D’Auria)  –   L'ex marine racconta in un'intervista di avere premuto il grilletto quella notte del 2011, fino ad oggi l'identità del killer di Bin Laden era rimasta segreta. La sua storia ispirò tre film: “Hollywood”, “Zero Dark”  e “Thirty” di Kathryn Bigelow dove racconta il blitz per catturate il leader che terrorizzò il mondo occidentale.

Il militare che uccise  Osama Bin Laden ha un nome e la sua faccia  adesso è nota al mondo: si chiama Robert O’Neill. L’ex marine statunitense ha svelato la sua identità e racconterà, in esclusiva, alla “Fox News” tutti i dettagli di quel giorno in cui uccise il leader di “al Qaeda”. Il “Navy Seal”, che tre anni fa uccise Bin Laden con tre proiettili al volto, esce dall’anonimato e concede in esclusiva un’intervista alla Tv americana.

Veterano delle forze speciali statunitensi, originario del Montana, oggi ha 38 anni, ha ricevuto 52 tra onorificenze e medaglie dopo le missioni compiute in Afghanistan e Pakistan. Dopo la polemica, con il Pentagono e le Forze Armate, Robert ha tolto  la divisa perché sostiene di essere stato abbandonato. Per 18 anni in prima linea, l’anno scorso è tornato a casa raccontando anonimamente, per la prima volta, la sua storia alla rivista “Esquire”. La sua ultima missione gli ha consegnato un posto di rilievo nella storia come “l’uomo che ha ucciso il numero 1 di al Qaeda”.

Prima di adesso non voleva svelare il proprio nome perché aveva firmato un “accordo” con le “Forze Armate Speciali” americane per gli interventi di guerra in Medio Oriente. Ma O’Neil ha deciso di ignorarlo e nell’intervista si toglie tutti i sassolini dalle scarpe chiudendo i conti con il passato una volta per tutte.  Il padre parlando al “Daily Mail”  non ha usato mezzi termini: “La gente ci chiede se temiamo che l’”IISIS” venga a prenderlo o a ucciderlo, non abbiamo paura, appenderò un grande bersaglio sulla porta di casa e scriverò: Entrate pure! ”.

L’opinione pubblica di tutto il mondo, con desiderio quasi morboso, si chiedeva chi fosse l’uomo che ha ucciso Bin Laden, ora è stata accontentata.  E O’Neil, dal canto suo, si è liberato di un peso e lo ha scaricato sulle Forze Armate statunitensi che di lui si sono servite  per 18 anni lasciandolo, poi, da solo.