Saul Nanni è il volto di Tancredi Falconeri ne Il Gattopardo, la nuova serie disponibile su Netflix dal 5 marzo, che racconta il declino della nobiltà siciliana nell’epoca dell’Unità d’Italia.
Un ruolo di grande impatto, reso celebre dall’interpretazione di Alain Delon nel film di Luchino Visconti, con cui ora l’attore bolognese, già noto per “Supersex” e “Fino alla fine” di Gabriele Muccino, si confronta.
La serie, diretta da Tom Shankland, Giuseppe Capotondi e Laura Luchetti, riprende il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, portandolo sul piccolo schermo con un cast di alto livello. Accanto a Nanni, Kim Rossi Stuart interpreta il Principe di Salina, mentre Benedetta Porcaroli e Deva Cassel vestono i panni di Concetta Corbera e Angelica Sedara.

Tancredi, un giovane che vuole trovare il suo posto nel mondo
Durante la conferenza stampa di presentazione della serie, Saul Nanni ha parlato del suo personaggio e della sua energia travolgente: “Per me Tancredi rappresenta lo scoppio della vita, della gioventù, un giovane che vuole azzannare questa vita. È un ragazzo che vuole trovare il suo posto nel mondo“.
Il nipote del Principe di Salina è un giovane affascinante e ambizioso che comprende subito l’importanza del cambiamento e pronuncia una delle frasi più celebri dell’opera: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi“.

“Non viviamo più in quella Sicilia – ha commenta Nanni in una recente intervista a Vanity Fair – però in ogni epoca c’è sempre qualcosa che si sgretola, che muore o cambia. Il Gattopardo è attuale perché tratta temi universali, come i rapporti familiari e il disincanto, la malinconia, l’ironia. Tancredi è uno che crede nella rivoluzione, crede nei moti, crede che possa esistere una nuova Italia”. Un personaggio complesso, che incarna il compromesso tra passato e futuro, tra tradizione e opportunismo.
L’attore ha poi espresso tutto il suo entusiasmo per aver preso parte a un progetto così significativo: “È stato un grande onore poter dare il volto a un personaggio così bello, così unico”.
Il fascino di un’epoca irripetibile
È stato bellissimo lavorare con Tom – prosegue Nanni in conferenza stampa – lui sin dall’inizio ha detto che questa serie sarebbe stata una lettera d’amore alla Sicilia e questa è una cosa molto vera che si respira da dentro. Una cosa che io stesso ho pensato dopo avere visto la serie. Ho avuto la possibilità di riscoprire ancora una volta questa terra magica che abbiamo in Italia e vederla sotto l’occhio di un’epoca che non esiste più“.
Oltre all’importanza storica e narrativa, la serie Il Gattopardo offre anche una fotografia suggestiva della Sicilia, contribuendo a riportare sullo schermo il fascino di un’epoca irripetibile. Per Saul Nanni, questa esperienza è stato un vero e proprio tuffo nel passato: “Per me che continuo a fare questo lavoro, l’idea che sia sempre tutto un grande gioco, trovarmi a recitare in un contesto d’epoca per la prima volta, ha reso questo gioco ancora più divertente, ancora più unico”.
Un viaggio nel tempo e nello spazio che, attraverso il personaggio di Tancredi, ci permette di riscoprire il cuore pulsante della Sicilia e della sua storia, uno di quei viaggi che, come ha scritto Nanni in un post su Instagram, “lascia ricordi indelebili per sempre”.
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