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Una volta tanto il nostro Paese può ritenersi corretto e assicurare i propri giocatori, quelli che frequentano le case da gioco italiche e i casino online con bonus sulla certezza delle proprie vincite. Sì, sembrerebbe un discorso assurdo perché da che mondo e mondo non si è mai sentito che un casino tricolore si sia mai rifiutato di pagare una qualsivoglia vincita a un fortunato giocatore. Possono essere stati messi dei vincoli, delle normative, delle regole ma certamente se la Dea Bendata bacia un giocatore nelle case da gioco nostrane, il predestinato dalla Fortuna sarà assolutamente pagato dalla direzione della struttura e ricompensato di tutta la fatica impegnata nel raggiungere quel traguardo.

Sembra invece che in Irlanda questa non sia la consueta prassi, anzi. Una sentenza, che considerare choc è un eufemismo, ha stabilito che i casino irlandesi non sono assolutamente obbligati a pagare le vincite ai giocatori! Sul nostro territorio ci sarebbe una rivoluzione (anche per questo) e probabilmente con ragione. Ma per ritornare all'estero e raccontare quello che succede nella ridente e verde Irlanda bisogna riferire che là le vincite nei casinò non hanno protezione legale: questo è quanto ha stabilito un giudice, respingendo un ricorso proposto per reclamare le vincite non pagate dal casino per migliaia di euro.

L'atteggiamento della casa da gioco inadempiente discende da alcune leggi leggermente datate, risalgono infatti al 1956. Per entrare nello specifico della querelle bisogna raccontare che questo giocatore vincente si era rivolto alla Corte civile per ottenere 15mila euro che aveva vinto nell'arco di due notti al D1 Casino di Dublino, vincita che gli era stata corrisposta in minima parte dalla direzione della struttura. Il giudice Francis Comerford, però, ha respinto tale richiesta e ora si vuole provare a motivare questa decisione alquanto bizzarra.

Il giocatore aveva sottoposto alla Corte di aver ottenuto la sua vincita dopo aver piazzato numerose puntate alla roulette elettronica, ma il casino aveva rifiutato il pagamento della vincita affermando che si era concretizzato "un ammontare assai sospetto di perdite di danaro da parte della macchina". Secondo il cliente del casinò, però, la macchina non risultava difettosa, ma il giudice Comerford ha ritenuto invece di basare la propria decisione sulla Gaming ad Lottery Act 1956 che così recita: "Nessuna azione può essere intentata per recuperare una somma di danaro che si asserisce di avere vinto". 

E ancora lo stesso giudice aggiunge, sorprendendo con questa sua affermazione: "Se ti capita di essere troppo fortunato mentre piazzi una scommessa o mentre stai per giocare nei casino online, la persona che hai di fronte ti può semplicemente dire che non hai diritto al danaro. Questa è la legge che vige in Irlanda". Si può ben immaginare lo scalpore destato da questa pronuncia se fosse stata emessa sul nostro territorio: l'accaduto ha dovuto far intervenire il direttore della Gaming & Leisure Association od Ireland Ltd che sottolinea quanto questo particolare caso evidenzi la necessità assoluta di un regolatore sul gioco.

Lo stesso funzionario ribadisce quanta poca protezione dei consumatori esista ai sensi delle leggi attualmente in vigore in Irlanda che consentirebbero, anche ai bookmaker, di tirarsi fuori dai pagamenti delle vincite, anche se nel loro particolare caso la traccia su carta della vincita è una schedina, e quindi cosa alquanto differente da quanto avviene con i giochi online o le macchine terrestri. I giocatori italici non hanno certamente di che lamentarsi!